Omicidio al tribunale, l'assassino: "Mi doveva dei soldi"

Il marocchino ha confessato di essere l'esecutore del brutale omicidio. Ancora dubbi sul movente

Il 30enne fermato in fuga

Il 30enne fermato in fuga

Prato, 3 aprile 2017 - "L'ho ucciso con un coccio di bottiglia perché mi doveva dei soldi per la droga". Questa la dichiarazione che il marocchino ha rilasciato agli investigatori e ai carabinieri del Nucleo Investigativo nella notte di sabato quando è stato interrogato dopo il fermo. Abdelghani Ammari, marocchino di 30 anni, ha confessato di aver ucciso Leonardo Lo Cascio, 38 anni, fornendo, però, una sua versione dei fatti che è ancora tutta da verificare.

L'omicidio si è consumato nei giardini davanti al tribunale. L'assassino è stato fermato nel pomeriggio di sabato a Bologna, mentre tentava di lasciare l'Italia imbarcandosi su un aereo diretto a Casablanca. "Decisive sono state le immagini delle telecamere che ci hanno permesso di individuare l'assassino in pochissimo tempo", ha dichiarato il procuratore Giuseppe Nicolosi.

Ammari si trova adesso rinchiuso nel carcere della Dogaia, in attesa della convalida del fermo. Le indagini però proseguono al fine di verificare e accertare il movente di un così efferato delitto: troppi i tasseli che devono essere ancora chiariti. La versione fornita dal marocchino di un presunto debito legato alla droga, infatti, non convince gli inquirenti.