"No" parola piccola piccola. Ma può causare grande dolore

Il rifiuto provoca sentimenti difficili da "digerire", soprattutto se arriva da persone vicine. Quando bisogna dirlo, invece, è necessario sempre usare toni educati e restare equilibrati.

"No" parola piccola piccola. Ma può causare grande dolore

"No" parola piccola piccola. Ma può causare grande dolore

A nessuno piace sentirsi dire no perché quando accade ci viene negato qualcosa a cui teniamo tanto o ci sentiamo rifiutati. Perché ci dicono no, non sempre lo capiamo e spesso neppure domandiamo il perché. Quando riceviamo un no, puntualmente non riusciamo ad accettarlo e dentro di noi un vortice di emozioni prende il sopravvento. Il nostro volto cambia espressione, i nostri occhi si intristiscono e la nostra bocca non sorride più, nel cuore sentiamo dei battiti irregolari, forti che non ci fanno stare bene.

Quando riceviamo un no ci monta la rabbia e dentro i nostri cuori ci sentiamo molto male, la nostra rabbia cresce e ci verrebbe da distruggere, squarciare, incenerire tutto e tutti. C’è chi si mette a piangere, chi sbatte le cose, urla, strilla e infine chi lo accetta e si mette in una situazione di collaborazione e comprensione che sicuramente fa bene a tutti.

I no variano quando vengono detti con toni differenti e non hanno tutti lo stesso valore: molto dipende dalla persona che te lo dice. Se si tratta di una persona a cui tieni molto, come la tua migliore amica, le maestre e i genitori, il no pesa di più rispetto a uno detto da uno sconosciuto o da una persona a cui non tieni. Di certo non tutti i no della vita vanno presi male, perché alcuni possono essere detti un po’ scherzando quindi non vanno presi troppo “alla lettera”!

Alcune volte noi ignoriamo i no che ci dicono e facciamo finta di nulla. Capita poi che ci pentiamo di averlo ignorato perchè poteva essere un no importante per crescere bene.

Durante la nostra vita abbiamo ricevuto tanti no e per questo è difficile ricordali tutti ma quelli più dolorosi li ricordiamo bene. I noche ci vietano di andare con gli amici, quelli che non ci consentono di partecipare alle feste, i rifiuti nelle relazioni di amicizia o in quelle sentimentali, sono i più dolorosi da “digerire” e quelli sui quali dobbiamo lavorare di più.

Dire no viene subito d’istinto e non sempre prima di dirlo riflettiamo. Anche se si dice no bisogna dirlo educatamente: è una regola universale!

Nel nostro cammino ci auguriamo di non ricevere troppi no ma nemmeno troppi sì, di avere una giusta quantità sia dell’uno che dell’altro per poter riflettere e scegliere la strada più giusta per noi, per imparare ad essere più tolleranti, maggiormente resistenti verso quelle situazioni o persone che non sempre ci sono gradite.