L’ombra del covid sul Capodanno cinese

A Prato la festa sarà l’11 e il 12 febbraio. Preoccupano i rientri dalla Madrepatria dopo il 31 gennaio, ultimo giorno dei tamponi in aeroporto

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Torna il dragone per le vie del centro. Due anni di Covid hanno di fatto azzerato tutte le celebrazioni del capodanno cinese che ormai Prato si è abituata a vivere ospitando anche tante persone da fuori città incuriosite dalla sfilate in costume tipiche del Celeste impero che non resteranno deluse. Da ieri l’anno della Tigre ha lasciato il posto a quello del Coniglio d’acqua. Tutto è pronto in città per l’evento clou ossia la parata del dragone in programma l’11 e il 12 febbraio. Nei prossimi giorni inizierà l’allestimento delle strade nella zona di via Pistoiese mentre davanti al tempio Pu Hua già da qualche giorno sono in corso i preparativi per la sfilata. Giovani cinesi che provano le coreografie correndo e muovendosi tra colori e simboli della tradizione.

A Prato le celebrazioni si terranno il fine settimana dell’11 e del 12 febbraio: la domenica la sfilata del dragone partirà dal tempio buddista di piazza della Gualchierina con arrivo in piazza del Comune. Anche quest’anno saranno organizzati numerosi eventi collaterali che coinvolgeranno non solo le associazioni cinesi della città. Conosciuta anche come Festa di primavera o capodanno lunare, il capodanno cinese è una ricorrenza orientale che si festeggia come il capodanno occidentale ma in date diverse. La durata è di 16 giorni , comincia con la vigilia del capodanno cinese e termina con la Festa delle Lanterne. Quest’anno l’inizio è stato appunto il 22 gennaio.

Un ritorno dopo due anni sciagurati di pandemia che però crea qualche preoccupazione. Una prima riunione è stata fatta in Comune e anche in Prefettura. "Non ci sono motivi per cui ci potremmo opporre alle celebrazioni", commenta l’assessore alla cultura Simone Mangani. "Il calendario delle iniziative è ancora in via di definizione, comunque abbiamo scelto come data quella della prima settimana di febbraio. Sabato 11 è in programma la sfilata al Macrolotto uno e domenica 12 la sfilata sarà in centro con arrivo in piazza del Comune".

La prossima settimana si terrà un nuovo tavolo per l’ordine e la sicurezza in Prefettura: in agenda ci sarà anche il tema dei rimpatri dei cinesi per assistere ai festeggiamenti del capodanno cinese. Secondo le agenzie di viaggio e le stesse istituzioni sarebbero già migliaia i cittadini orientali che sono tornati nel loro Paese per partecipare ai festeggiamenti dopo l’abolizione delle restrizioni presenti fino a pochi mesi fa e il costo più che accessibile dei biglietti aerei che ha invogliato non poche persone. L’attenzione è puntata sui possibili contagi: dopo la crescita dei positivi in Cina l’Italia ha introdotto l’obbligo di tamponi per chi è in arrivo dagli aeroporti cinesi. L’obbligo però scade il 31 gennaio e c’è l’ipotesi che molti cittadini orientali che vivono a Prato posticipino il ritorno in Italia. Preoccupa soprattutto la mancata condivisione del numero di contagiati e morti da parte di Pechino. La società di ricerca britannica Airfinity stima che è probabile che in Cina stiano morendo circa novemila persone al giorno a causa del virus. E i contagi potrebbero andare al ritmo di un milione al giorno. Il Covid torna quindi a creare preoccupazione. Proprio dall’Istituto Spallanzani arrivano spinte a intervenire con urgenza. Il "problema Cina oggi va affrontato con tempestività".

Silvia Bini