"Io, candidato con una lotteria". La politica diventa concorso. Ora ha posto nella lista leghista

A Prato il Carroccio lancia una selezione social e fra venti proposte vince Carlo Andrea Pozzi "Ho pensato a una ‘carta del residente’ annuale per entrare nei musei e per i parcheggi".

"Io, candidato con una lotteria". La politica diventa concorso. Ora ha posto nella lista leghista

"Io, candidato con una lotteria". La politica diventa concorso. Ora ha posto nella lista leghista

Se gli chiedi chi ha scelto nel segreto dell’urna all’ultima tornata elettorale, non ci pensa due volte. "Ho votato per Giorgia. Sono sempre stato un elettore di centrodestra". E Daniele Spada, segretario provinciale del Carroccio pratese, la prende con ironia: "E vabbè, vorrà dire che s’è rubato un elettore a FdI". Ma Carlo Andrea Pozzi, più che elettore, è ora candidato con la Lega per il consiglio comunale di Prato con una modalità piuttosto curiosa, la lotteria ‘Proponi e vinci’ per l’idea più innovativa: in palio, un posto in lista. Fra venti proposte al direttivo provinciale, l’ha spuntata il 55enne formatore in campo assicurativo, fiorentino trapiantato nel centro di Prato dal 2003.

Pozzi, quale sarebbe quest’idea innovativa?

"Ho pensato a una ‘carta del residente’ annuale per entrare gratis nei musei, avere uno sconto del 50 per cento sulle mostre, insieme a uno sconto, sempre del 50%, sui parcheggi. Infine, il parcheggio gratis la domenica. Una proposta per valorizzare il residente pratese che mi è venuta... da fiorentino".

Si spieghi meglio.

"Sono nato e cresciuto a Firenze ed è incredibile che per tanto tempo a Boboli un residente dovesse entrare pagando. Vorrei che i pratesi si sentissero più partecipi della propria città e delle sue bellezze".

Oltre a candidarsi, si è iscritto alla Lega. Amore a prima vista?

"Diciamo che è stato tutto spontaneo. Ero sul divano quando ho letto il post della Lega su Facebook e ho risposto. Non credevo di superare la selezione".

Ha mai fatto politica finora?

"Non ho mai militato in partiti ma quest’iniziativa è interessante: è un modo di fare politica dal basso, promuovendo la partecipazione".

Maria Lardara