"Interventi chirurgici anche la domenica" L’ospedale vuole abbattere le liste d’attesa

La direttrice del Santo Stefano: "Operazioni programmate su sei giorni la settimana, ma se serve useremo anche i festivi"

Abbattere le liste di attesa. Non solo quelle delle visite mediche, ma anche le liste degli interventi chirurgici programmati. E’ una delle priorità dell’Asl Toscana Centro e anche dell’ospedale Santo Stefano. Le urgenze chirurgiche, anche durante il periodo del Covid, sono state mantenute. E adesso la direzione sanitaria ospedaliera mette mano alla programmazione delle operazioni chirurgiche da smaltire nel periodo esitivo. "Stiamo effettuando la programmazione estiva fino al mese di settembre compreso", spiega Sara Melani, direttrice del presidio di Galciana. "Gli interventi saranno svolti dal lunedì al sabato, ma se c’è necessità possiamo ipotizzare di fare operazioni chirurgiche anche di domenica".

Il calendario messo a punto ha una caratteristica che Melani rivendica: "Intendiamo garantire lo stesso livello di prestazioni dell’estate 2019, quando eravamo nei mesi precedenti allo scoppio della pandemia da Covid. Senza contare che per quanto riguarda il mesedi giugno, ormai alle porte, e quello di settembre siamo riusciti ad organizzare una programmazione ben più estesa rispetto al dato consolidato del periodo che aveva preceduto l’epidemia". Una riorganizzazione che declinata in numeri significa una quarantina di sedute operatorie in più a giugno e una cinquantina di sedute in più a settembre, "sempre prendendo come riferimento i dati ante Covid", specifica la direttrice del Santo Stefano. Che aggiunge: "Ovviamente non si parla di sedute di chirurgia ambulatoriale, visto che quest’ultima è sempre stata portata avanti regolarmente. Parlo invece degli interventi di maggiore peso, al di là della parte oncologica e della traumatologia d’urgenza, settori che non hanno mai subito rallentamenti. Le sale operatorie che lavorano sono in media sei al giorno". ientrano in questa casistica, gli interventi chirurgici alla colecisti o all’ernia, quelli di carattere ginecologico o legati all’ambito otorino.

E il personale sanitario sarà presente in numero sufficiente per svolgere sedute in più in un periodo complicato dalle ferie? "Le ferie del personale sono garantite, ci siamo organizzati con il sistema istituzionale - rassicura Melani - Dove non riusciremo ad arrivare, faremo ricorso all’attività aggiuntiva sia per la parte infermieristica che per quella medica". Del resto pensare di abbattere tutte le liste d’attesa è pura utopia: "Eliminare del tutto è molto difficile, ma ci impegnamo secondo quanto ci chiede la Regione Toscana. Dobbiamo anche considerare che nel frattempo vengono aggiunte sempre nuove necessità".

Sara Bessi