"Impianti sportivi? Utilizziamoli al massimo" Coni e Comune provano a voltare pagina

L’idea di una sinergia dopo le ultime polemiche. Lavori allo stadio: sciolto il contratto con la ditta a cui verrà chiesto di risarcire i danni

La vicenda del tabellone rotto alle Toscanini, che è costato l’eliminazione a tavolino dei Dragons nei playoff per salire in serie B di basket, sembrava la goccia che potesse fare traboccare il vaso nei rapporti fra Coni e Comune di Prato. Rapporti che sono tesi da anni fra il delegato Massimo Taiti e il sindaco Matteo Biffoni, divisi da visioni opposte sul destino dello stadio Lungobisenzio. Stavolta a muoversi in prima persona era stato lo stesso presidente del comitato regionale, Simone Cardullo, che assieme a Taiti aveva indetto una conferenza stampa per denunciare lo stato di difficoltà in cui versa l’impiantistica sportiva pratese. Addirittura qualcuno pensava che in quella sede potesse arrivare la richiesta di dimissioni rivolta all’assessore Luca Vannucci, troppe volte negli ultimi mesi costretto a chiedere "scusa" per le inefficienze varie sull’impiantistica sportiva.

Poi qualcosa è cambiato. E da un possibile scontro frontale si è andati sulla strada del dialogo, con una conferenza stampa congiunta nella quale è stata annunciata una nuova stagione nei rapporti fra Coni e Comune, "consolidando il ruolo di consulenza del Comitato Olimpico nelle scelte impiantistiche dell’amministrazione comunale". Insomma, un colpo di scena, i cui frutti restano tutti da vedere visto che si parte da visioni molto distanti sulle scelte impiantistiche, anche se ad accomunare le parti c’è la volontà di fare il bene della città. "Siamo qui per dare all’amministrazione il nostro supporto con ruolo di consulenza, vicinanza e per offrire il nostro know how", ha detto Taiti. "È uno stimolo avere accanto il Coni", aggiunge il sindaco. "Insieme, ora, dovremo fare l’elenco delle priorità, recepire le esigenze delle società e avere le accortezze che servono per utilizzare gli impianti ai livelli massimi possibili". Al netto dei proclami, il lavoro da fare è impegnativo. A partire dallo stadio, dove proprio ieri pomeriggio il Comune ha firmato l’atto di risoluzione del contratto con la ditta a cui nel 2021 erano stati affidati i lavori per riqualificare la tribuna d’onore. Un semestre dopo siamo punto e a capo, il Comune chiederà i danni all’impresa e intimerà la rimozione dei ponteggi. Poi convocherà le altre aziende che avevano partecipato alla gara per capire se qualcuna è disposta a subentrare nel cantiere. I tempi non sembrano però brevi. E difficilmente il Prato Calcio nella nuova stagione sportiva potrà fin da subito contare sulla totale disponibilità del Lungobisenzio. Sulla palestra del pugilato alla pista d’atletica è in corso invece una fase di riflessione, mentre per la piscina olimpionica si attende una risposta dal ministero per i 6.5 milioni chiesti con il Pnrr. A proposito dei fondi europei, potrebbe rientrarci anche la riqualificazione delle Toscanini, con nuove tribune, arredi, canestri e parquet. L’altra soluzione per il basket potrebbe essere quella di aprirgli le porte dell’EstraForum: è necessario però un intervento sul parquet. Infine il campo di Paperino: se ci sarà accordo fra Prato 2000 e Psg allora si farà anche il centrale in sintetico. I tempi però stringono.

Stefano De Biase