Il Si Cobas: "Iron & Logistics, nostra vittoria"

Martedì fissato un tavolo in Regione per definire le 13 posizioni pendenti. I 9 operai reintegrati torneranno al lavoro dal 16 dicembre

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Il Si Cobas esulta per l’accordo firmato al tavolo di crisi in Regione Toscana sulla vertenza Iron & Logistics. "È la prima importantissima vittoria dopo sessanta giorni di presidio ai cancelli e mobilitazioni - afferma Luca Toscano del Si Cobas -. Il sindacato ritorna in azienda con le prime 9 reintegre dei 22 operai licenziati già dal 16 dicembre. E’ una vittoria di libertà di sindacato e mostra quanto questo territorio abbia fame di sindacato e di tutela per i lavoratori. La lotta e l’organizzazione sindacale sono gli unici antidoti efficaci al cancro dell’illegalità che affligge il distretto tessile, sempre di più anche coinvolgendo le aziende italiane". E per quest’ultima ragione il Si Cobas annuncia che scenderemo in piazza per una Marcia per la libertà, i diritti e la dignità il 17 dicembre dalle 15 dalla stazione centrale.

Un primo risultato con il quale "è stato riaffermato il diritto di sciopero e di associazione sindacale", commentano dal sindacato. Intanto c’è già una data da mettere in agenda: il 6 dicembre "quando un nuovo tavolo in Regione dovrà provare a definire le posizioni degli altri 13 licenziati. Se dal tavolo con la proprietà non arriveranno soluzioni accettabili - prosegue la nota del Si Cobas -, il 21 dicembre il Tribunale del Lavoro dovrà decidere sulle richiesta di reintegra contenute nei ricorsi presentati dai lavoratori".

Il 6 dicembre l’azienda giungerà al tavolo con una proposta per una possibile ricomposizione bonaria delle pendenze per quei lavoratori non reintegrati, sulla base di una proposta economica. Fra le altre conquiste contenute nell’accordo, operazione per la quale ha avuto un ruolo importante Valerio Fabiani,consigliere di Giani per lavoro e crisi aziendali, sono lo sblocco del pagamento del Tfr e di tutte le spettanze non pagate ai lavoratori. Soddisfatto Fabiani per la mediazione "in cui ciascuno ha dovuto cedere qualcosa; ma il lavoro può ricominciare". Infatti l’intesa ha sancito la cessazione dello stato di agitazione da parte della sigla sindacale e l’avvio delle operazioni per il trasferimento dei macchinari dallo stabilimento di via Ciulli a Prato a quello di Montale, in coerenza con il piano industriale presentato dall’azienda su richiesta della Regione.

lntanto da ieri il Si Cobas è tornato in sciopero davanti ai cancelli della Ritorcitura Duemila di Montemurlo, azienda in cui "gli operai rivendicano la fine del regime delle 12 ore di lavoro quotidiane e la trasformazione dei finti contratti a 4 ore in essere in full-time a tempo indeterminato". Il sindacato afferma di aver cercato "ancora di aprire una trattativa sindacale con la proprietà, dopo aver raccolto prove del lavoro nero di cui l’azienda si è servita negli scorsi mesi". Tentativo andato a vuoto perché "la proprietà continua a rifiutarsi di sedere a un tavolo di trattativa". Il Si Cobas annuncia che "la vertenza nei prossimi giorni continuerà interessando anche i committenti, storiche aziende tessili iscritte a Confindustria".

Sara Bessi