Il Pellegrinaio chiude: sfiorati 100mila vaccini

Da novembre resta solo il Pegaso. Morello: "Non sarà smobilitato, resterà a disposizione per eventuali emergenze". Ieri 11 casi di positività

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Il 31 ottobre il Pellegrinaio Novo chiuderà i battenti. Il secondo hub di Prato, aperto in uno spazio di proprietà dell’Asl Toscana Centro, e da qualche tempo trasformato in centro vaccinale senza prenotazione per gli stranieri, ha così assolto a questa prima fase della campagna vaccinale sfiorando la soglia delle 100mila vaccinazioni anti Covid. Nella struttura hanno apportato la loro collaborazione fondamentale le associazioni di volontariato Misericordia, Pubblica Assistenza e Croce Rossa.

"Il servizio al Pellegrinaio ha funzionato bene – commenta il direttore generale dell’Asl Centro, Paolo Morello Marchese – Dal primo novembre l’hub nel vecchio Misericordia e Dolce sarà chiuso, ma per il momento non tornerà alla sua originaria funzione di spazio dedicato a conferenze e incontri di formazione. Resterà così con il nuovo assetto, pronto a tornare in funzione nel caso in cui ce ne fosse bisogno". Così dal primo novembre "tutte le risorse saranno concentrate al Pegaso, che si sta dimostrando davvero una realtà importante nella campagna vaccinale, una macchina che funziona bene", aggiunge il dg Morello.

Una tornata vaccinale che ha consentito di raggiungere prima all’ex Creaf, poi solamente al Pellegrinaio Novo, circa 30mila stranieri, principalmente cinesi. La riorganizzazione dei punti vaccinali che interesserà tutta l’area dell’Asl Centro con l’obiettivo però di mantenere per il mese di novembre un’offerta di 5mila vaccini al giorno con circa la metà da destinare al territorio fiorentino e le restanti suddivise fra Prato, Pistoia ed Empoli.

"Il rapporto fra il servizio sanitario ed il volontariato è stato prezioso in questa fase della campagna vaccinale e ha dato dei buoni risultati. Nei prossimi mesi vedremo come va la situazione e decideremo il da farsi", dice Morello. Un’altra delle opzioni al vaglio dell’Asl Centro per proseguire con la somministrazione delle terze dosi anti Covid è di "utilizzare tutte le sedi dove si fanno i prelievi: i distretti, le postazioni delle associazioni e quelle delle strutture private accreditate. Una vaccinazione diffusa il più possibile, che potrebbe diventare realtà quando l’epidemia rientrerà in un alveo di maggiore normalità".

Pandemia in continua frenata: ieri i nuovi casi positivi registrati sono stati 11, zero i decessi. Le persone ricoverate in area medica Covid erano 21 e quelli in terapia intensiva 3. All’ex Creaf i letti occupati erano 4 a fronte di 20 posti a disposizione.

Sara Bessi