Il batterista diventato fantasma

Da 20 anni i vecchi compagni lo cercano. Ora l’appello su Rai Uno

Il gruppo pratese «I Jolly» ritratti nella copertina di un disco firmato da loro. Si esibiscono dal lontano 1963

Il gruppo pratese «I Jolly» ritratti nella copertina di un disco firmato da loro. Si esibiscono dal lontano 1963

Prato, 8 dicembre 2018 - «Vogliamo ritrovare il nostro batterista, perché senza le bacchette magiche di Francesco la nostra musica non ha più i colori che riuscivamo a trasmetterle negli anni 60». Tony Reale ha ormai superato gli 80 anni ma è un cantante ancora sulla breccia. Accanto a lui c’è Mauro Bellandi, chitarrista affermato che si esibisce ancora nel Gruppo Musicale Pratese. I due tentano stasera a «Portobello», su Rai Uno, la carta proposta loro da Antonella Clerici per cercare di scoprire dove si trova Francesco Serino, musicista che per 14 anni (dal 1967 al 1981) ha fatto parte del gruppo ‘I Jolly’ e che poi, dopo un incidente a cavallo, trasferitosi a Greve in Chianti e poi a Firenze, è sparito dalla circolazione e diventato un fantasma.

«Di lui nessuno sa più niente», dicono oggi i suoi vecchi compagni che vogliono ritrovarlo. «Fin dal 1963 - spiega Tony Reale - abbiamo dato vita a un bel gruppo musicale, I Jolly, che ancora esiste sotto la mia direzione. Suonavamo le canzoni degli anni ’60 ed era facile, essendo tutti professionisti impegnati, ricevere un sacco di applausi e grandi riconoscimenti nelle sale da ballo di Firenze, Prato e Pistoia». Questi i componenti dei Jolly, oltre al cantante Tony Reale: Joe Fraternale al piano, tastierista completo, purtroppo scomparso, fantastico con la mano sinistra nelle armonie, inesauribile anche negli abbellimenti con la mano destra; Mauro Bellandi, chitarra elettrica ancora oggi braccio destro di Tony Reale; Moreno Donnini sax; Roberto Ciolini sax e clarinetto. E poi il ‘ricercato’ Francesco Serino che tutti vogliono riabbracciare e magari riascoltare. «Dal 1998 non lo abbiamo più incontrato - sottolinea ancora Tony Reale - e siamo ansiosi di sapere che strada abbia imboccato». Un grande in bocca al lupo è d’obbligo per questi ragazzi così sensibili e con la musica nel sangue. Stasera, ospiti di Portobello, suoneranno il twist di «A Saint Tropez». Chissà se Francesco Serino li ascolterà e un po’ si commuoverà.