Giovani e occupazione . Nè lavoro nè scuola. Crescono i "Neet": i ragazzi in stand by

E’ uno degli aspetti emersi dal report "Mismatch" di Cna Toscana Centro

Giovani e occupazione . Nè lavoro nè scuola. Crescono i "Neet": i ragazzi in stand by

Giovani e occupazione . Nè lavoro nè scuola. Crescono i "Neet": i ragazzi in stand by

Mancano i lavoratori o le competenze? E’ la domanda alla base del report ‘Mismatch 2024’, giunto alla terza edizione, che va ad analizzare il sistema economico manifatturiero, i fabbisogni professionali e le necessità del mondo dell’istruzione. A portare avanti l’indagine FuturArti con Cna Toscana e Simurg Ricerche. L’analisi ha coinvolto 1520 aziende, di cui 289 dell’area Cna Toscana Centro, e 1.858 studenti, di cui 321 fra Prato e Pistoia. Lo spaccato che emerge è la presenza ancora di forti tassi di disoccupazione giovanile, che a Prato supera il 20%. Un dato dovuto "in parte alla mancanza di competenze specifiche e aggiornate richieste dalle imprese manifatturiere, ma anche alla scarsa conoscenza del mercato del lavoro e delle opportunità di formazione e aggiornamento professionale" spiegano da Cna Toscana Centro. Ma quali sono i numeri reali? "Sugli esiti dei percorsi di studi tecnici e professionali affini al manifatturiero, nella provincia di Prato, l’ordine di misura è di circa 3.000 studenti che hanno concluso positivamente il percorso scolastico secondario superiore – proseguono da Cna -. Per quanto riguarda la scelta che gli studenti hanno fatto su lavoro o università, secondo i dati di AlmaLaurea, sui territori di nostro interesse il 55% dei diplomati delle scuole superiori con indirizzo tecnico ha scelto di proseguire gli studi all’università, mentre il 25% ha scelto di entrare nel mondo del lavoro, pari a circa 1.250 giovani".

Qui però emerge un macrotema: il 20% di giovani ha scelto di non intraprendere alcune di queste strade, uscendo, almeno per una prima fase dal sistema dell’istruzione e del lavoro. E questa è una delle cause dell’incremento dei ‘Neet’ sul quale "bisogna lavorare per un orientamento e un’integrazione specifica verso il mondo del lavoro". L’indagine di Cna si sofferma anche sul ricambio generazionale nelle aziende. Qui oltre il 50% degli studenti, circa 160 fra Prato e Pistoia, valuta come interessante la prospettiva di avviare un’attività d’impresa. Dal punto di vista delle imprese, il 65,5% degli imprenditori ritiene il passaggio generazionale "uno scoglio difficile ma superabile". Di fronte a questi numeri Cna Toscana Centro chiede un pacchetto di otto interventi. Si parte dalla richiesta di un diverso approccio all’immigrazione: "I flussi migratori nelle province di Prato e Pistoia nell’anno 2023 hanno visto un aumento dei residenti stranieri, con una presenza più numerosa di studenti stranieri nelle scuole dell’infanzia e un maggiore sfruttamento degli immigrati nel mercato del lavoro – spiegano -. Oggi si registra la mancanza pressoché totale di strutture pubbliche dedicate all’integrazione con finalità lavorativa".

Poi Cna chiede azioni per incentivare la nuova imprenditoria, iniziative mirate per i ‘Neet’, stabilizzare l’istruzione e formazione professionale, adeguate dotazioni laboratoriali per gli istituti tecnici scolastici. Infine Cna invoca sostegni all’apprendistato, attuazione delle misure concertate dai tavoli territoriali della commissione tripartita regionale, accordi mirati tra imprese e mondo scolastico così da stringere i rapporti e infine sostegno alle iniziative della Camera di Commercio in tema di supporto alla formazione e al lavoro.

Sdb