Trafugati nel 1996, i puttini tornano nella loro chiesa

Le sculture, poi ritrovate ad Assisi, riconsegnante al parroco del Sacro Cuore di Montemurlo. Il furto attribuito a un pregiudicato della provincia di Pisa

La cerimonia di riconsegna dei puttini trafugati

La cerimonia di riconsegna dei puttini trafugati

 

Montemurlo (Prato), 9 giugno 2020 - Il comandante del nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Firenze, maggiore Lanfranco Disibio, ha restituito al parroco della chiesa del Sacro Cuore di Montemurlo, don Gianni Gasperini, due angiolini lignei trafugati il 6 dicembre 1996, produzione toscana del XIX secolo.

Le sculture lignee vennero individuate nel maggio 1997 in uno stand della mostra Assisi Antiquariato. Il successivo riscontro presso la banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti (la più grande banca dati al mondo di opere d’arte rubate, gestita direttamente dal comando Tpc), avvalorato dalla catalogazione eseguita dalla Soprintendenza di Firenze, una volta accertata la provenienza furtiva dei beni di natura ecclesiastica, consentiva di sequestrare le sculture del valore stimato di venticinquemila euro.

Le indagini permettevano di escludere il coinvolgimento nella commercializzazione illecita del bene da parte del professionista al quale i beni venivano sequestrati e di accertare circostanziate responsabilità penali sul conto di un pregiudicato napoletano residente in provincia di Pisa, all’epoca 38enne, ritenuto responsabile del furto delle sculture lignee dalla Chiesa del Sacro Cuore di Montemurlo. 

Uno dei due puttini trafugati a Montemurlo
Uno dei due puttini trafugati a Montemurlo
Uno dei puttini trafugati 24 anni or sono
Uno dei puttini trafugati 24 anni or sono