Meno soldi. E meno sbandieratori. Sul corteggio storico c’è la scure dei tagli

L’ipotesi del Comune per ridurre il budget dopo l’edizione dei 50 anni

Un momento della sfilata del corteggio storico

Un momento della sfilata del corteggio storico

Prato, 23 luglio 2018 - Divieti che ogni anno diventano più stringenti per garantire l’ordine pubblico sottoposte a norme sempre più rigide, presenze in piazza con numeri in costante calo e infine budget sempre più ristretti. Dopo i festeggiamenti per l’edizione numero 50 dello scorso anno, è arrivato il momento delle riflessioni sul futuro del Corteggio Storico. Secondo le prime stime, il Comune di Prato sarebbe pronto a stanziare 80mila euro per la Fiera di Prato: circa 40mila in meno rispetto all’anno scorso, che corrisponderebbero a un taglio di un terzo della cifra complessiva.

Questo materialmente si tradurrebbe in un minore numero di gruppi di sbandieratori e artisti di strada, ma anche nella necessità di risparmiare sul costo dei fuochi d’artificio e sul budget per l’ospitalità dei gruppi che provengono da fuori provincia. Sembrano lontani, insomma, i tempi in cui piazza del Duomo si riempiva anche di 15mila pratesi. Il paragone con l’anno passato, d’altronde, non lascia spazio a interpretazioni: in piazza c’erano solo 2500 persone.

Certo, ad avere inciso in negativo sulle presenze sono state anche le nuove norme di sicurezza per prevenire il rischio di attacchi terroristici, che sicuramente scoraggiano molti appassionati di questo appuntamento. Ma c’è pure chi sostiene che la disposizione delle tribune (dettata anche dai concerti del Settembre) non favorisce la presenza dei pratesi. Se in passato, infatti, c’era una tribuna da 2500 posti a sedere, adesso se ne conta solo una che può ospitare 450 persone, oltre al parterre delle autorità. Diventa così naturale chiedersi quale sarà il futuro del Corteggio: è ancora la festa della città o è una tradizione destinata a ridimensionarsi negli anni?

«Personalmente ho la sensazione che questo appuntamento storico per la città venga un po’ sottovalutato», commenta il cerimoniere del Comune, Giancarlo Calamai. «Il Corteggio dovrebbe essere il momento clou del Settembre e invece resta schiacciato fra concerti, Palla Grossa ed eventi collaterali. Se vogliamo ancora concepirlo come festa della città allora c’è bisogno di renderlo appetibile per i pratesi». Confermato invece il percorso. I gruppi storici partiranno dalle scuole Cesare Guasti, per poi passare da Santa Caterina, via Banchelli e via Rinaldesca. Da San Francesco poi si andrà alle Carceri, San Marco, via Mazzini, via Garibaldi, via Cironi, via Magnolfi e via del Serraglio. Infine l’approdo in piazza del Duomo alle 22.30 con l’Ostensione della Sacra Cintola. Circa 45 minuti più tardi ci saranno i fuochi d’artificio dal chiostro del Duomo (va ancora definito l’accordo con la Diocesi) che dureranno una ventina di minuti. Sperando in una massiccia presenza di pratesi.

Stefano De Biase