"Con queste bollette l’ufficio costa troppo Altre stangate così e torneremo allo ‘smart’"

Il caso di Meccanica System, società di ingegneria con 27 dipendenti. "Non possiamo lasciare il personale senza riscaldamento"

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Una bolletta energetica quasi quadruplicata nel giro di un anno a fronte di una netta riduzione dei consumi. Il caro bollette non tocca solo il distretto tessile, ma anche quelle aziende che non vengono definite, almeno sulla carta, energivore. Succede così che Meccanica System, società di ingegneria impiantistica e progettazione meccanica con sede in via Sila nella zona artigianale di Vergaio, che dà lavoro a 27 dipendenti, si ritrovi con una bolletta della luce che passa dai 628 euro del settembre 2021 ai 2.263 euro di questo mese. "E’ come se avessimo assunto un dipendente in più ma in realtà la pianta organica è rimasta la stessa – commentano i titolari di Meccanica System Gianni Antenucci e Marco De Luca -. Noi non abbiamo macchinari produttivi in funzione ma alla luce dell’aumento delle tariffe dell’energia diventiamo anche noi energivori. E tutto questo a fronte di consumi quasi dimezzati rispetto al 2021. Si tratta di bollette insostenibili alla lunga: qui se arrivano altre due stangate del genere saremo costretti a mandare tutti i dipendenti a lavorare in smart working". Questa è una previsione che i titolari di Meccanica System sperano di scongiurare in tutti i modi, anche perché l’esperienza dello smart working non facilita la collaborazione fra tecnici e ingegneri. Senza dimenticare i dipendenti più giovani che hanno bisogno di affiancamento e addestramento da parte dei tecnici più esperti. Un’esperienza già vissuta durante il periodo della pandemia e a cui è stato posto fine da qualche tempo. "Lavoriamo per realtà come Hitachi, Fincantieri, Termomeccanica e per il meccanotessile – proseguono Antenucci e De Luca -. Il nostro è un lavoro fatto di confronto e dialogo continuo, stare in presenza è quindi fondamentale. E non dimentichiamoci dell’indotto che creiamo in zona. Lo smart working però alla lunga rischia di diventare l’unica soluzione, anche perché non possiamo lasciare i dipendenti in ufficio senza riscaldamento o aria condizionata". Come tante altre aziende del territorio anche Meccanica System chiede un intervento da parte delle istituzioni per proteggere il tessuto produttivo pratese. Oltre a incentivi per chi investe nell’energia green.

"Per risparmiare veramente sulla bolletta servirebbero investimenti importanti, come l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto dell’azienda – proseguono da Meccanica System –. Noi avremmo una superficie di quasi 400 metri quadri su cui installare il fotovoltaico ma al momento non ci sono incentivi per realtà come la nostra. Servirebbe quindi da parte del governo un piano nazionale per favorire lo sviluppo del fotovoltaico nelle imprese, creando un circolo virtuoso e bollette meno pesanti". Dall’azienda di via Sila ricordano anche che Meccanica System è certificata in qualità, ambiente e sicurezza. "L’attenzione all’ambiente è quindi totale e la nostra ricerca e sviluppo vanno in quella direzione" ricordano De Luca e Antenucci. L’azienda è al centro del più grande consorzio di ingegneria meccanica e impiantistica della Toscana, nato dalla collaborazione con A&M di Prato e Sidep di Livorno. La sfida è quella di unire competenze e professionalità al fine di sviluppare valore aggiunto nel campo della progettazione ed essere pronti alle opportunità di lavoro che si potranno creare nel territorio toscano grazie ai fondi del Next Generation Eu. "Abbiamo la potenzialità di sviluppare progetti integrati, dall’alta velocità ai tram - concludono De Luca e Antenucci -. Una collaborazione che ci aiuta a stare sul mercato e a superare la concorrenza internazionale. Non a caso dal 20 al 23 settembre esporremo i nostri servizi a Innotrans a Berlino, la fiera internazionale della mobilità. Le bollette dell’energia però rappresentano un freno a questo sviluppo, così come il continuo aumento del costo del lavoro. Per questo serve un intervento per calmierare questa corsa senza freni del prezzo dell’energia".

Stefano De Biase