"Ci serve un parcheggio" L’offerta degli spurghisti

Il Consorzio chiede al Comune l’uso di un’area abbandonata in via Puglia "Abbiamo bisogno di uno spazio per i travasi. Pronti a riqualificare tutto"

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Un parcheggio attrezzato da destinare alle manovre e ai travasi degli spurgo, così da evitare ogni tipo di disagio alla cittadinanza e garantire un servizio ottimale. E’ la richiesta del Consorzio Spurghisti Associati che raggruppa 46 aziende del settore fra Prato, Firenze, Pistoia, Valdelsa e Valdarno. Il Consorzio adesso si mobilita su Prato per cercare di dare una risposta a un’esigenza che riguarda tutte e 25 le aziende di spurgo della provincia: avere un’area dedicata dove potere effettuare i travasi da una cisterna piccola a una più grande. Le aziende, infatti, per ottimizzare i costi, diminuire i rischi nei trasporti e anche l’inquinamento derivante dagli spostamenti dei mezzi, dopo i vari servizi giornalieri nelle case, negli uffici e nelle fabbriche del territorio tendono a effettuare i travasi di liquame nelle cisterne più grandi da avviare poi verso Gida o Publiacqua. Per effettuare questa operazione senza alcun tipo di disagio servirebbe un parcheggio lontano dalle abitazioni e dagli stessi piazzali degli spurgo, così da evitare la convivenza con cattivi odori per i residenti, gli uffici, il personale aziendale. Il Consorzio ha da tempo individuato quest’area in un parcheggio abbandonato del Macrolotto Uno, in via Puglia, di proprietà del Comune. Gli spurgo sarebbero disposti sia a pagare un affitto, che a effettuare una riqualificazione dell’area, con schermatura verde e ogni tipo di attrezzatura a servizio delle aziende. "Vogliamo effettuare un servizio privo di disagi per i cittadini – spiega Massimo Durgoni vicepresidente del consorzio Csa -. Oggi l’attività di travaso viene effettuata nei capannoni delle aziende, con tutti i disagi che ne derivano. In via Puglia saremmo lontani dalle case e potremmo riqualificare a nostre spese un’area abbandonata della città".

L’area di via Puglia era finita al centro di un episodio di criminalità, con il lancio di tre bottiglie molotov contro un autoarticolato. Da allora il parcheggio è stato messo sotto sequestro in attesa della conclusione del processo arrivato alle battute finali in Olanda. "I rapporti con il Comune sono ottimi - aggiunge Durgoni -. Da parte loro è già arrivata una disponibilità al dialogo, si attende solo che l’area venga dissequestrata. Noi siamo disposti a rimuovere a nostre spese sia il camion bruciato che i capi d’abbigliamento andati in fiamme". L’apertura di un simile parcheggio destinato agli spurgo rappresenterebbe un progetto pilota. "Lo stesso percorso vorremmo aprirlo anche con i Comuni di Firenze, Siena, della Valdelsa e del Valdarno. In questo modo riusciremmo ad ottimizzare il servizio in tutta la Toscana", conclude Durgoni.