
L’Intesa Stato Regioni del 2022 detta criteri economici diversi dal passato: ora le attività del centro antiviolenza devono essere preponderanti nel bilancio dell’ente
MONTEMURLO
Via libera all’unanimità del Consiglio comunale di Montemurlo all’ordine del giorno, presentato dai gruppi consiliari di maggioranza in merito all’impegno del Comune per la tutela e il sostegno del Centro antiviolenza La Nara nel contesto delle nuove disposizioni dell’Intesa Stato Regioni. Il Centro Antiviolenza La Nara è un servizio che a Prato esiste dal 1997 e che dalla sua fondazione ha accolto quasi 5mila donne. L’Intesa Stato Regioni del 2022 detta criteri tecnico economici diversi dal passato. Secondo queste nuove regole, le attività del centro antiviolenza devono essere preponderanti nel bilancio dell’ente. Un problema per la realtà pratese che da sempre opera all’interno della cooperativa Alice e dunque non c’è preponderanza in bilancio del centro antiviolenza rispetto alle altre attività. Un’intesa che, se non modificata, metterebbe a rischio una realtà come La Nara. "Dobbiamo fare di tutto perché il Centro La Nara non chiuda. Si tratta di un presidio di fondamentale importanza per la tutela delle donne vittime di violenza e per i figli minori - sottolinea la presidente della Commissione Pari opportunità, Amanda Ravagli – Da oltre dieci anni anche a Montemurlo ogni giovedì mattina in via Toscanini (di fianco al Comando della polizia municipale) è attivo uno sportello della Nara ed i numeri degli accessi raccontano bene l’utilità del servizio. Dal 2020 ad oggi sono state 98 le donne seguite dallo sportello montemurlese. Nel solo 2024 ( dati relativi alla fine di ottobre) le sole donne, residenti a Montemurlo, che si sono rivolte al centro sono 17, senza contare gli accessi che arrivano dai Comuni limitrofi come Agliana, Montale e Pistoia. L’ordine del giorno impegna il sindaco a farsi promotori presso la Regione Toscana.