Bugetti lancia la sfida: "Prato è innovazione. Pronti a vincere uniti". Politeama sold out

La candidata sindaca del centrosinistra parla in un teatro strapieno. I temi: inclusione, mobilità (ripropone la tramvia Pecci-Peretola), imprese. "I 10 milioni ottenuti per il distretto dovranno diventare strutturali". .

Bugetti lancia la sfida: "Prato è innovazione. Pronti a vincere uniti". Politeama sold out

Bugetti lancia la sfida: "Prato è innovazione. Pronti a vincere uniti". Politeama sold out

"La luce, quella che ognuno di noi ha dentro e quella che questa città ha e deve continuare a far brillare nel panorama internazionale quale esempio di distretto tessile circolare". Ilaria Bugetti, candidata sindaco per il centrosinistra, un passato in politica prima sindaca di Cantagallo, ora consigliera regionale, è entrata in un Politeama stracolmo - tanto che molte persone non sono riuscire ad entrare - sulle note di This Little Light of Mine.

"La canzone che ho scelto ha un grande valore per me perché parla della luce". E la luce è stata nuovamente protagonista quando il buio della platea si è illuminato con l’apertura eccezionale della suggestiva cupola progettata da Pierluigi Nervi.

"Prima donna sindaco di Prato", annuncia Ilaria Bugetti, Marco Biagioni, segretario provinciale del Pd che l’ha preceduta insieme al sindaco Biffoni "il nostro obiettivo è il bene della città e Ilaria è la persona con la giusta esperienza e volontà per portare avanti il lavoro che abbiano iniziato dieci anni fa". Poi Simone Faggi, (che in caso di vittoria ricoprirà la carica di vicesindaco), ha toccato il delicato tema della casa, del sociale e dell’interesse pubblico prima di lasciare spazio alla candidata.

Mille mani hanno applaudito l’ingresso di Ilaria Bugetti, evidentemente commossa mentre un "brava" si è levato dalla platea. Immediata la risposta "brava sulla fiducia...". E giù un altro applauso. "Siamo davvero tanti, non ce lo aspettavamo", apre il discorso dal palco senza nascondere il fatto che "stiamo attraversando tempi complessi e che le sfide in campo sono tante".

"Non vi leggerò tutti i punti del programma - continua Bugetti strappando sorrisi - per quello ci sarà tempo. Oggi voglio dirvi che sono a servizio della comunità e di Prato che deve continuare a crescere". Come? La ricetta parte da un presupposto "Prato deve essere se stessa: operosa, solidale, contemporanea, una città che sa rigenerarsi - dice - la Prato che vorrei è a misura di sogni, i sogni che tutti noi abbiamo".

La candidata di fronte alla platea gremita prende poi un impegno, quello di farsi garante del dialogo tra Comune e Regione, in virtù del ruolo ricoperto finora. Immancabile il saluto a Roberta Betti, anima del Politeama, ma anche a donne come Anna Fondi, Ivana Marcozzi e Elia Monarca che hanno fatto grande il nome di Prato. "La cultura è democrazia - ha detto - e la democrazia è libertà. Prato è città a misura di bambino, una città che lavora sul sociale, impegnata nelle scuole ogni giorno con la sfida dell’inclusione perché nessuno resti indietro". Poi le associazioni, 500 quelle cittadine, che Bugetti promette di valorizzare creando "luoghi di incontro e sedi comuni dove fare rete".

Il tema della mobilità: "Potersi muovere liberamente e velocemente, con frazioni connesse tra loro, con l’integrazione ferro-gomma è prioritario - aggiunge rilanciando il progetto della tranvia Pecci-Peretola. Poi il distretto, Bugetti rivendica di essere figlia di artigiani e di aver conosciuto il valore del lavoro ribadendo la necessità di stare a fianco delle imprese: "Il finanziamento da 10 milioni ottenuto per il distretto deve diventare strutturale, deve essere il nostro modello di lavoro".

L’impegno sulla cura della città partendo dall’esempio virtuoso della Gualchiera di Coiano, rilanciata grazie anche all’aiuto dei cittadini e sullo sport "Solo pochi giorni fa abbiamo vissuto la bellezza della Maratonina che ha unito professionisti, giovani, anziani, bambini animali - aggiunge -. Ecco quella è l’immagine della città che amo: una città che corre unita. Questo è il momento di decidere, le sfide non mi fanno paura, insieme siamo una forza". Poi abbracci e sorrisi uno a uno con chi era presente. Cinquanta giorni, quanti separano dalla tornata elettorale di giugno, da percorrere - ha chiuso salutando Bugetti "testa bassa e pancia a terra".

Silvia Bini