Bar e ristoranti promuovono la festa diffusa "Gli ultimi due anni ci hanno lasciato ferite"

Più spazio all’aperto per tavolini e dehors: il via libera entra nel vivo nonostante la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia. I titolari dei pubblici esercizi: "Aumentare i posti a disposizione è una bella risorsa. La città diventerà sicuramente più viva"

Migration

Tutti a prendere un aperitivo o a mangiare all’aperto grazie all’arrivo delle temperature estive, ma anche e soprattutto grazie al suolo pubblico che il Comune, come anticipato ieri da La Nazione, metterà anche quest’anno a disposizione gratuitamente e in misura maggiore rispetto agli anni del pre Covid. Ristoranti che possono sorridere per la decisione di prorogare la possibilità di posizionare i dehors oltre le immediate pertinenze dei locali per tutto il 2022. Una misura già messa in campo durante la pandemia e che ora viene confermata, nonostante la cessazione dello stato d’emergenza. Secondo un’indagine svolta a livello nazionale da Fipe Confcommercio, circa il 58% delle amministrazioni comunali ha deliberato il mantenimento (quantomeno parziale) oltre il 30 giugno 2022 degli spazi concessi durante l’emergenza pandemica. "Questa scelta dell’amministrazione rappresenta una bella boccata d’ossigeno per i pubblici esercizi. La crisi purtroppo non è ancora finita: veniamo da due anni vissuti a intermittenza e che hanno lasciato il segno. Strascichi importanti provocati dal Covid, mentre ora ci troviamo a dover fronteggiare anche i rincari relativi ai costi delle materie prime e e delle bollette", dice Simona Marinai, una dei titolari del wine bar Le Barrique di via Giuseppe Mazzoni. "Per quanto concerne il mio locale, sostanzialmente andiamo a triplicare i 20 posti disponibili all’esterno che avremmo a cose normali. E’ importante sottolineare che l’aumento dei tavolini nelle piazze e nelle strade del centro storico non toglierà in alcun modo parcheggi né creerà disagi. Sarà semplicemente una miglioria a 360 gradi". Dello stesso parere Tommaso Degli Angeli, un altro ristoratore del centro storico. "Questa per noi è un’opportunità. Non solo perché abbiamo a disposizione più posti per i clienti - nel nostro caso una ventina - ma anche perché andiamo a rendere più viva e accattivante la città. La risposta dei clienti è stata immediata e questo ci lascia ben sperare per l’estate, la prima davvero normale dopo gli anni caratterizzati dalla diffusione del virus", racconta il titolare del ristorante Da Tommi - Ridammi Un Bacino di via Cesare Guasti. "Per quanto ci riguarda, non abbiamo un dehors particolarmente affascinante come posso vantare altri locali, dato che affacciamo su una strada, via Arrigo Simintendi, percorsa dalle auto, ma comunque stiamo parlando di un servizio in più per gli avventori, che stanno dimostrando di gradire", aggiunge Lisa Mattei dell’osteria La Vecchia Cucina di Soldano in via Pomeria. "In tanti ci stanno chiedendo di potersi fermare a mangiare all’aperto. Evidentemente c’è ancora un po’ di timore a livello Covid oppure c’è solo la voglia di godersi l’aria estiva". Una tendenza confermata pure da Ilaria Vannucchi del ristorante La Tortelleria di via Bologna. "Certamente l’avere a disposizione dei posti all’aperto ci aiuterà. Lo abbiamo capito da quando abbiamo fatto partire il servizio: spesso e volentieri i posti all’esterno vanno esauriti. E’ una gran fortuna, perché finora non abbiamo ancora ripreso a lavorare come nel periodo precedente alla pandemia. Ma questa deve necessariamente essere la stagione della ripartenza".

Francesco Bocchini