Aggredita e offesa: "Sei fascista". La denuncia della candidata leghista

Anna Maniscalchi: "Sono stata avvicinata da tre stranieri nel parcheggio del parco di Galceti. Avevo in mano i volantini della campagna elettorale, mi hanno buttata a terra". Esposto alla Digos.

Aggredita e offesa: "Sei fascista". La denuncia della candidata leghista

Aggredita e offesa: "Sei fascista". La denuncia della candidata leghista

"Mi hanno offeso, mi hanno detto più volte ’sei fascista’, ’razzista’ e anche ’donna di m...’. Poi uno si è avvicinato e mi ha tirato uno spintone da davanti. Sono finita a terra sbattendo l’osso sacro. Ho avuto paura. Paura che potessero tirare fuori un coltello". E’ la denuncia che la candidata al consiglio comunale di Prato per la Lega, Anna Maniscalchi, ha presentato ieri alla Digos dopo essere stata refertata al pronto soccorso e aver ricevuto una prognosi di 10 giorni. L’aggressione è avvenuto ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, nel parcheggio del parco di Galceti dove la candidata si era recata per fare volantinaggio in vista delle elezioni. "Fra i temi che porto avanti c’è proprio quello della tutela degli animali – ha spiegato – per questo sono andata a fare campagna elettorale al parco di Galceti dove ci sono tanti cittadini con i propri animali. Quando sono andata a riprendere la macchina ho visto questi tre soggetti, stranieri, che si scambiavano qualcosa". Secondo quanto riferito dalla donna, uno ha cominciato ad apostrofarla con male parole dandole di "fascista" e "razzista" dopo aver visto i volantini che teneva in mano. "Non so se erano magrebini o pachistani – ha aggiunto Maniscalchi – Non parlavano bene l’italiano. So che uno di loro mi ha tirato lo spintone buttandomi a terra. Poi se ne sono andati, in tutta calma. E’ stato terribile". Maniscalchi, a quel punto, si è recata al pronto soccorso per farsi refertare e nel pomeriggio, accompagnata da Daniele Spada, è andata in Questura.

Immediate sono state le reazioni. Nel pomeriggio Matteo Salvini l’ha chiamata per esprimere la sua vicinanza. "Non posso esimermi dal puntare l’indice sulla causa prima di tanta violenza, ovvero la presunzione della sinistra di essere sempre e comunque dalla parte giusta – ha detto il segretario provinciale della Lega, Daniele Spada – Si è superato il segno".

"Esprimo solidarietà e vicinanza ad Anna Maniscalchi", ha detto Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra. "Un brutto e grave episodio - aggiunge - ferma la mia condanna contro l’accaduto e contro qualsiasi atto di violenza".

"Solidarietà e vicinanza alla nostra Anna Maniscalchi – è intervenuta l’europarlamentare Susanna Ceccardi – Un episodio gravissimo e inqualificabile, per il quale auspico vengano quanto prima individuati e puniti i responsabili. Anna e gli altri nostri candidati della Lega a Prato sono in campo per dare una svolta sul fronte della sicurezza e della legalità in città".

Laura Natoli