REDAZIONE PRATO

"Agenti puniti e definiti incapaci". L’attacco dei sindacati al questore

Le associazioni hanno scritto alle segreterie nazionali: "Clima pesante e malcontento generale. Poliziotti offesi per aver inviato pattuglie sulle liti in famiglia". Il dirigente ha scelto di non replicare.

"Puniti" per essersi ’attardati’ in una zona che era fuori dalla loro competenza di controllo, anche se adiacente. "Redarguiti e denigrati", apostrofati come "incapaci" perché hanno inviato una pattuglia per risolvere alcune liti in famiglia. "Queste cose risolvetele per telefono", avrebbe detto il questore Pasquale Antonio de Lorenzo agli operatori in servizio alla centrale operativa della Questura. E’ il duro attacco che i sindacati di polizia (Siulp, Sap, Siap, Coisp e Fsp) hanno messo nero su bianco inviando un documento alle segreterie nazionali per denunciare il clima "poco sereno" che si sarebbe venuto a creare all’interno della Questura a causa della gestione del questore de Lorenzo, insediato a Prato sette mesi fa. Il questore non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

"Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato diversi episodi che hanno mortificato l’operato degli agenti, richiamati in maniera discutibile anche sul piano deontologico, e puniti con sanzioni disciplinari, per aver, secondo il questore, ecceduto nei propri compiti istituzionali, agito in violazione delle disposizioni di servizio o in forza di autonome decisioni e scelte operative non in linea con le indicazioni dell’amministrazione", scrivono i sindacati. "Molte delle contestazioni addebitate appaiono più severe rispetto alle asserite ’mancanze’", aggiungono. Si parla di "richiami" al personale e spostamenti da un ufficio a un altro "in un’ottica punitiva" che "hanno generato un crescente clima di malcontento".

"L’ultimo fatto risale al 2 maggio – proseguono – quando il questore ha proceduto con l’ennesimo richiamo di un intero turno delle squadra volante, costituito da 10 operatori, redarguendoli pesantemente perché nella serata del 30 aprile la pattuglia si era attardata per circa mezz’ora a controllare tre stranieri in una zona vicina al centro storico dove la pattuglia sarebbe dovuta essere. Controllo che è stato effettuato dopo averlo comunicato alla centrale operativa". Il questore avrebbe trasferito quattro agenti a un altro ufficio come "punizione". "Anche se la mobilità fra uffici è sua prerogativa – commentano – questa viene usata come ’arma’ per intimorire il personale ormai fortemente provato". Il sindacato riferisce il trattamento riservato, ad esempio, agli agenti in servizio in sala operativa, chiamati "incompetenti" per aver inviato pattuglie sulle segnalazioni di lite in famiglia. E poi: "E’ surreale – proseguono – assistere alla mancanza di considerazione che il questore riserva al capo di gabinetto". Le tensioni interne hanno portato i sindacati a informare della situazione le segreterie nazionale in quanto il clima è "davvero pesante".

Laura Natoli