
A sinistra il presidente Simone Millozzi, a destra l’ad Rossano Signorini
E’ Fortunato "Natino" Varrà, il nuovo direttore sportivo del Pontedera. Lo ha presentato ieri la società, intervenuta nella sala stampa del Mannucci con il presidente Simone Millozzi e l’amministratore delegato Rossano Signorini, colmando così il vuoto lasciato un paio di settimane fa da Moreno Zocchi, passato al Trento dopo un triennio in granata. Varrà, che ha firmato un accordo annuale, è nato a Taurianova il 7 ottobre 1977, ha lavorato 4 anni nel Benevento, in Serie A e B, come vice direttore sportivo, ruolo che invece ha ricoperto in prima persona a Potenza, in Serie C, nel biennio 2022-24. E’ stato scelto, come ha dichiarato Millozzi " in maniera non casuale, bensì strategica, per rilanciare il progetto sportivo del Pontedera.
In Varrà abbiamo trovato qualità umane e caratteriali di valore, quelle di un uomo che ha fatto una gavetta importante, anche in campi complicati e categorie difficili. Ovviamente accanto a questo ci sono qualità tecniche indiscutibili e la volontà di sposare un progetto che passa dai giovani e dalla loro valorizzazione. Il suo ruolo qui è strategico, non è solo fare mercato, ma da collante fra le varie componenti societarie". "Per il resto – ha concluso il presidente – oltre a Varrà, ringrazio Zocchi, al quale facciamo anche un in bocca al lupo e con il quale abbiamo fatto un percorso importante in questi 3 anni, e tutti i direttori sportivi che abbiamo contattato prima di Varrà, tutte persone disponibili, profili di qualità e competenza, che hanno sempre parlato bene del Pontedera". "L’arrivo di Varrà segna un punto importante, lo aspetta un lavoro impegnativo, ma ha una base da cui partire" ha proseguito Signorini, che poi si è tolto un sassolino dalla scarpa: "Non ho vissuto bene le ansie che sembravano aleggiare in fase di iscrizione alla Serie C… Noi siamo gente seria e abbiamo dato la parola per rispettare l’impegno preso facendo le cose nei tempi e nelle modalità che riteniamo più giuste. Come società saremo in grado di affrontare in modo abbastanza tranquillo il campionato, a proposito del quale questo complesso di inferiorità che a volte emerge verso club più blasonati non mi appartiene. A me piace giocarmela con tutti". Il finale è stato tutto per il neo direttore sportivo: "Ringrazio il presidente e l’amministratore per le belle parole, perché per me l’aspetto umano viene prima di quello calcistico. Spero di ricambiare quanto hanno detto e farò di tutto affinché questo accada. E’ la prima volta che lavoro nel girone B, che dei tre è quello più completo e che quest’anno sarà ancora più difficile. Noi dobbiamo pensare all’obiettivo primario, che è la salvezza, con tanta umiltà, e spero di ricambiare tutta la fiducia che mi è stata data. Il progetto che mi ha proposto il Pontedera mi è piaciuto subito, perché qui si può far lavorare i giovani con tranquillità, e quello che mi ha spinto ad accettare è stata anche l’alchimia avuta con i dirigenti fin dal primo minuto che ci siamo incontrati. E’ stato come se ci fossimo conosciuti da tempo".
Stefano Lemmi
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