La specialità del Pontedera? Mostrare un gioco molto aggressivo

I Canzi-boys stanno vivendo un buon momento. La conferma arriva anche dalle statistiche

Nulla viene per caso. Neppure nel calcio. E infatti non è un caso se nell’ultimo turno giocato il Pontedera è riuscito a superare un avversario di buon livello qual è il Fiorenzuola: lo dicono i numeri che la squadra di Canzi ha costruito la vittoria (1-0) su una prestazione importante. Così, della sfida di domenica, la 14esima della stagione, il primo dato che salta all’occhio è quello delle palle recuperate nella metà campo avversaria: 16, delle 66 totali, di cui 9 nel primo tempo. Questo è un indice di grande aggressività, anche confrontato al dato della squadra ospite, che ha recuperato 8 palloni nella metà campo dei granata: 6 nel primo tempo e 2 nel secondo.

Questa caratteristica sembra diventare una specialità della casa della formazione pontederese, che, più in generale, in questa statistica è seconda soltanto al Gubbio, mentre supera tutti nella graduatoria del pressing portato sempre nella metà campo avversaria. Un altro dato significativo della prestazione vincente dei Canzi boys è quello che riguarda il possesso palla. Nonostante il Pontedera l’abbia tenuto "solo" per il 49% - 52% nella prima frazione e 45% nella ripresa, valori che sono la naturale conseguenza del fatto che gli uomini di Tabbiani nel secondo tempo erano obbligati a tentare di recuperare lo svantaggio - l’aver concesso al Fiorenzuola il restante 51% del tempo, significa che Ladinetti e soci hanno costretto gli avversari a disputare una gara diversa rispetto al solito, visto che in precedenza raggiungevano stabilmente il 60%, con picchi anche del 70% di possesso della sfera. Significativa è pure la statistica riguardante i duelli vinti nelle varie zone del campo e che complessivamente hanno visto Catanese e compagni imporsi nel 51% delle situazioni (179 i duelli verificatisi nei 97’ di match) con picco del 59% nella zona più vicina alla porta di Siano e un buon 52% nella zona centrale del campo. Sempre della gara di domenica, durante la quale gli ultras della gradinata nord Diego Savelli hanno mostrato due striscioni dedicati alle recenti scomparse di Claudio Trevisan, ex attaccante granata, e Lorenzo Bellucci, 15enne pontederese vittima di un tragico incidente stradale, che hanno suscitato commossi applausi dall’intero stadio, spiccano pure i passaggi effettuati nell’area di rigore avversaria, dei quali il 62% riusciti (21 su 34) contro il 47% (15 su 32) degli emiliani. Meglio del Pontedera in questa situazione non è riuscito a fare nessuno nelle altre 9 sfide della giornata. A livello di singoli, infine, merita rimarcare le tante partecipazioni alle fasi offensive di Giuseppe Aurelio nell’area di rigore ospite.

L’autore del gol-vittoria, nonostante non sia un attaccante di ruolo, è intervenuto nelle azioni della terza linea (cioè la linea d’attacco) dentro i sedici metri ben 10 volte. Appena una in meno di Cioffi e Benedetti ma quattro più di Nicastro. Non a caso Aurelio con le sue 3 reti è anche il vice capocannoniere di squadra, dietro a Nicastro (4), e questo garantisce a Canzi la possibilità di aggiungere al parterre delle punte anche un elemento di seconda linea. Sarà così anche dopodomani a Imola?

Stefano Lemmi