LORENZO VERO
Sport

Il progetto inclusivo con barche usate anche alle Paralimpiadi. La vela che unisce e abbatte le barriere

Imparare a navigare insieme, senza distinzioni. È lo spirito del progetto che ha visto protagonisti ragazzi con e senza disabilità...

I partecipanti al corso di vela inclusiva promosso dallo Yacht Club

I partecipanti al corso di vela inclusiva promosso dallo Yacht Club

Imparare a navigare insieme, senza distinzioni. È lo spirito del progetto che ha visto protagonisti ragazzi con e senza disabilità sulle acque di Pisa, grazie all’impegno dell’istruttore FIV Daniele Filipetto, attivo da anni nel settore dell’inclusione sportiva. In collaborazione con lo Yacht Club Repubblica Marinara di Pisa, il corso si è svolto dal 16 giugno al 23 luglio, coinvolgendo allievi di età e abilità diverse in dieci appuntamenti di teoria e pratica.

Le imbarcazioni utilizzate sono i 2.4 mR, piccole barche da regata lunghe 4 metri, usate alle Paralimpiadi di Sydney nel 2000: stabili, performanti e adatte sia a velisti con disabilità fisiche o psichiche sia a normodotati. Il progetto, sostenuto dal fondo “Con i Bambini” per il contrasto alla povertà educativa minorile, è nato grazie al supporto di CUS Pisa, Aipd e alla collaborazione della Polisportiva A.po.di. della Fondazione Don Gnocchi.

"Dal punto di vista tecnico queste barche possono avvicinare anche persone adulte, per come sono costruite", spiega Filipetto. "Il mio sogno si è realizzato in questi giorni: vedere disabili e non disabili navigare insieme, aiutandosi a vicenda con grande entusiasmo". Il corso è stato condotto da Filipetto con l’istruttrice Elisabetta Stara, con sede presso il cantiere Marine One, dove si sono svolte le lezioni teoriche e l’alaggio quotidiano. Un contributo fondamentale è arrivato da Mauro Renzetti, titolare del cantiere: "Senza il suo supporto a terra non sarebbe stato possibile."

La giornata conclusiva, il 23 luglio, si è tenuta nella sede dello Yacht Club in Cala d’Arno, con una cerimonia di chiusura e la consegna degli attestati preparati da Cristina Romoli, segretaria dello Ycrmp. Un ringraziamento speciale anche ad Alfea Cinematografica, che ha curato la documentazione multimediale. E l’obiettivo ora è già fissato: giugno 2026, nuova edizione in vista.

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