Granata, stavolta niente rimonta

Il Pontedera si arrende al Siena: una doppietta di Disanto condanna la formazione di mister Catalano

Migration

pontedera

0

siena

2

PONTEDERA (4-2-3-1): Siano; Espeche, Shiba, Martinelli (26’ st Bonfanti), Aurelio; Izzillo, Ladinetti (26’ st Mutton); Petrovic (1’ st Catanese), Fantacci (34’ st Perretta), Cioffi (34’ st Somma); Nicastro. A disp: Cagnina, Stancampiano, Paolieri, Pretato, Di Bella, Benedetti, Tripoli, Marcandalli. All. Catalano

SIENA (4-3-2-1): Lanni; Raimo, Crescenzi, Silvestri, Favalli; Buglio (31’ st Castorani), Leone, Collodel (46’ st Meli); Belloni (22’ st Riccardi), Disanto (46’ st Frediani); De Paoli (22’ st Arras). A disp: Manni, Farcas, Paloschi, Rizzitelli, Bianchi, De Santis, Franco. All. Lelli (Pagliuca squalificato)

ARBITRO: Madonia di Palermo

MARCATORI: 9’ pt rig. Disanto; 7’ st Disanto

NOTE: spettatori 716; espulso Espeche al 28’ st; ammoniti Nicastro, Raimo, Martinelli, Mutton; angoli 2 a 5.

PONTEDERA (PI) Neppure San Faustino è riuscito nella grazia di far vincere il Pontedera. Nell’anticipo della sesta giornata deciso per consentire l’inizio, oggi, delle celebrazioni del santo patrono della città – che dureranno tre settimane – i granata hanno addirittura sbattuto contro il Siena (0-2), subendo la prima sconfitta casalinga contro una squadra - che stanotte ha dormito da capolista solitaria – che ne ha messo a nudo i limiti tecnici e caratteriali. Da parte sua Catalano ha varato un modulo iper-offensivo, un inedito 4-2-3-1 nel quale dalla mediana in su l’uomo di maggior copertura era Ladinetti. E non è un caso che il gol del Siena sia arrivato con la squadra completamente sbilanciata in avanti. Sul contropiede Siano ha optato per l’uscita avventurosa sul portatore di palla, Belloni, pronto alla conclusione, stendendolo in area. Dal dischetto l’ex Disanto non si è fatto prendere dai sentimentalismi. I granata hanno faticato a riorganizzare le idee, un po’ per la bontà dell’avversario – che mercoledì si ripresenta in Coppa, stavolta al Franchi – un po’ per l’imprecisione nel chiudere la manovra, a conferma che avere più attaccanti in campo non significa creare più occasioni o più gol. A dire il vero anche il Siena non ha più minacciato Siano, tranne che con un destro defilato ma preciso di De Paoli bloccato dall’estremo difensore di casa al minuto 36, ma la formazione dello squalificato Pagliuca ha comunque controllato agevolmente il gioco a dimostrazione che il primo posto non è un caso e dando l’impressione di una compattezza tradotta dall’aver subito un solo gol in sei giornate, ormai 474 lontanissimi minuti fa. Così nell’intervallo Catalano ha messo mano ai cambi – operazione che in passato gli aveva fruttato tre reti per altrettanti pareggi – dando minuti a Catanese, per Petrovic, spostando Cioffi a destra e alzando Izzillo a sinistra ai lati di Fantacci sulla trequarti. Tentativo inutile, perché dopo soli 7’ ancora Disanto ha infilato Siano uscito in maniera incerta su un lento retropassaggio di Shiba e mettendo la palla in un pertugio. La generosa reazione dei granata si è tradotta con un colpo di testa di Catanese che ha scalfito l’incrocio dei pali al minuto 13, mentre la sensazione che stavolta fosse impossibile compiere l’ennesimo recupero-miracolo è diventata certezza con il rosso ad Espeche per fallo da ultimo uomo su Arras. Sconfitta da archiviare in fretta...

Stefano Lemmi