La serie D. Cenaia retrocesso, il presidente Milianti non dispera: "Spiazzati dal salto di livello. Ma è tutta esperienza»

Il Cenaia 1969 retrocede in Eccellenza dopo una stagione difficile in Serie D. La dirigenza esprime delusione ma guarda al futuro con determinazione e fiducia.

Mancano ancora due giornate al termine del campionato di Serie D e la cruda realtà della matematica ha già emesso la sentenza di retrocessione per il Cenaia 1969. Dopo appena un anno di permanenza nella massima serie dilettantistica la società verde arancione si vede costretta a far ritorno in Eccellenza. La delusione nella dirigenza c’è, perché le aspettative erano diverse, ma in tutti c’è la convinzione di poter tornare a far bene. Il presidente Enrico Milianti, a nome della società, esprime tutto il suo dispiacere per una stagione non persa ma da cui il Cenaia può uscire con quella esperienza utile per tornare a crescere.

"Abbiamo pagato caro questo anno di noviziato – inizia il presidente Milianti – in quanto, noi dilettanti di fatto, ci siamo trovati di fronte a realtà professionistiche, strutturate in modo adeguato anche per quanto riguarda la pianificazione degli allenamenti. Il salto di categoria è stato forte e l’impatto forse non ci ha trovati pronti. Poi devo dire che si sono aggiunte altre motivazioni che riguardano una serie incredibile di infortuni che in concreto ci hanno penalizzato, vedi Senyang, squalifiche e sviste arbitrali. Riguardo gli arbitraggi – insiste Milianti – non intendo cercare alibi ma diversi episodi che ci sono capitati hanno di fatto interferito nel nostro cammino in campionato, come a Forte dei Marmi. Certo il nostro avvio di campionato non è stato dei migliori, però in buona fede abbiamo fatto le scelte che ritenevamo giuste, dando fiducia al mister con il quale avevamo portato avanti stagioni esaltanti. Poi ci sono annate in cui tutto gira bene, come è successo lo scorso anno, mentre invece quest’anno era tutto il contrario. Da parte nostra, vedendo le squadre che abbiamo incontrato, possiamo dire che la salvezza ce la potevamo giocare tranquillamente con almeno sei o sette di loro. Rimanere in Serie D sarebbe stato un fatto eccezionale per la nostra piccola realtà. Il nostro futuro – conclude il presidente del Cenaia – lo decideremo in una riunione appositamente dedicata, appena terminato il campionato, verificando come e con chi andare avanti. Posso dire che la stagione appena trascorsa è stato per tutti noi uno step di accrescimento e che, con fierezza e a testa alta, affronteremo la stagione in Eccellenza con l’obiettivo di portare avanti un campionato di buon livello e, perché no, di provare subito a risalire".

Pietro Mattonai

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