STEFANO LEMMI
Sport

Granata sliding doors. Il risultato del Pontedera condizionato... dall’arbitro

Se i ragazzi di Menichini avessero giocato in 11, avrebbero ottenuto qualcosa di più del pareggio per 1-1? Gli episodi chiave che hanno deciso il match.

L’allenatore del Pontedera, Leonardo Menichini (Foto Bongianni/Germogli)

L’allenatore del Pontedera, Leonardo Menichini (Foto Bongianni/Germogli)

Non ci possono essere controprove certe, per cui non è detto che anche se domenica a Pineto il Pontedera avesse giocato regolarmente in undici alla fine sarebbe riuscito ad ottenere un risultato migliore o comunque uguale dell’1-1. E’ però sicuro che le decisioni arbitrali del signor Leorsini di Terni hanno costretto i granata ad una prestazione affannosa e ad altissimo rischio-sconfitta. Che la squadra di Menichini sia stata danneggiata dalle scelte del direttore di gara è un’evidenza che già lo stesso tecnico aveva pacatamente rilevato nell’immediato dopo-partita e che emerge chiara nella revisione delle immagini televisive.

Due sono stati gli episodi-chiave che hanno penalizzato il Pontedera. Il primo l’espulsione per doppia ammonizione a Corradini dopo 29’, il secondo il rigore concesso e poi tolto al 6’ della ripresa. Il primo giallo al difensore granata è arrivato dopo soli 8’ per un fallo prolungato su un avversario, e il fatto che l’arbitro abbia deciso di ammonirlo ci può stare. Il problema però è che poco prima Vitali era stato falciato in maniera netta a campo aperto da un giocatore del Pineto, rimasto impunito. E questa è già una prima incongruenza.

La seconda ammonizione si fa addirittura fatica a comprendere. Nel posizionamento dentro l’area di rigore locale (i granata dovevano battere un calcio d’angolo), le immagini tv dimostrano chiaramente che Corradini si divincola senza violenza di Schirone. L’avversario cade a terra nonostante non sia stato colpito al volto come avrebbe voluto far credere. Quindi il provvedimento preso è stato eccessivo. Il Pontedera ha utilizzato così la prima delle due card richiamando Leorsini al FVS sperando in uno scambio di persona vista l’azione confusa, ma l’arbitro, che ha rivisto l’azione al video di Sky, è rimasto sulla sua decisione lasciando i granata in dieci dopo appena 29 minuti.

Merita ricordare che quando un arbitro va al monitor, le riprese che può vedere sono solo le due che arrivano dalle due telecamere di Sky piazzate. Non ne ha altre. Il secondo episodio che il Pontedera contesta è quello relativo al rigore concesso "in diretta" e poi annullato all’FVS. Quando il direttore di gara vede Migliardi cadere giù in area, stretto tra Baggi e Capomaggio, indica senza indugi il dischetto. E’ vicinissimo all’azione, ha la visuale completamente libera e quindi, quando Tisci, allenatore del Pineto, chiede la revisione al FVS, il Pontedera pensa che confermi la decisione presa. Invece non è così, e Leorsini sconfessa se stesso annullando il rigore. La domanda allora è: ma se non lo avesse assegnato e il Pontedera lo avesse chiamato al FVS, anche in quel caso si sarebbe rimangiato la scelta fatta sul campo? Provate a dare una risposta….

Stefano Lemmi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su