Granata, male la prima. L’Olbia passa al 90’

Il Pontedera stecca all’esordio in terra sarda. Partita equilibrata fino alla fine, poi arriva il guizzo del neo entrato Boganini: è 1-0

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OLBIA (3-4-1-2): Gelmi; Brignani, Bellodi, Emerson; Sueva (9’ st Fabbri), Minala, La Rosa, Travaglini; Biancu (39’ st Boganini); Ragatzu, Contini (23’ st Babbi). A disp: Van der Want, Renault, Gabrieli, Sanna, Incerti, Occhioni, Zanchetta, Finocchi, Konig. All. Occhiuzzi

PONTEDERA (3-4-2-1): Siano; Shiba, Espeche, Bonfanti; Peretta, Ladinetti (39’ st Guidi), Catanese (18’ st Izzillo), Aurelio; Fantacci, Cioffi (30’ st Mutton); Petrovic. A disp: Cagnina, Stancampiano, Pretato, Di Bella, Benedetti, Nicastro, Tripoli, Marcandalli, Martinelli. All. Catalano

ARBITRO: Diop di Treviglio

MARCATORE: 45’ st Boganini

NOTE: ammoniti Minala, Shiba, Catanese; angoli 1 a 6

OLBIA. E’ cambiato tutto, ma non è cambiato niente. Nel campionato scorso il Pontedera di Maraia perse 2-0 a tempo scaduto con le reti di Ragatzu (ieri in campo) al 45’ e Renault (ieri i panchina) al 48’ della ripresa. Ieri, nella prima di campionato, i granata di Catalano ci hanno lasciato un punto per un sinistro scagliato allo scadere dal più giovane in campo, Lorenzo Boganini, ex Prato, nato il 6 febbraio 2003, entrato a 6’ dalla fine e che appena sessanta secondi prima aveva colpito una clamorosa traversa. In verità, andando a sviscerare la gara c’è stato molto di diverso, perché capitan Espeche (sì, dopo la possibile cessione ha giocato con la fascia al braccio) e compagni contrariamente al precedente match preso a confronto, l’hanno giocata con piglio, provando sempre a vincerla. Solo che con bomber Nicastro in panchina perché non ancora al meglio, ossia l’uomo potenzialmente più pericoloso in attacco, hanno rimarcato una certa difficoltà a concretizzare la grande mole di gioco prodotta. L’ex Ladinetti ci ha provato più volte dalla distanza, Fantacci, è andato vicinissimo al vantaggio nell’equilibrato primo tempo e, soprattutto Aurelio, al 2° della ripresa con una spettacolare rovesciata ha permesso al portiere Gelmi, ieri in versione paratutto a dire il vero, di compiere un autentico miracolo ribattendo con il corpo la palla, schizzata oltre la traversa. E’ mancato il giusto guizzo finale, così come non sono riusciti ad inquadrare la porta neppure i "candidati" a segnare, ossia gli attaccanti di ruolo utilizzati: prima solo Petrovic e poi anche Mutton, che hanno avuto entrambi una ghiotta occasione a testa, vanificandola. Insomma, fino ad un quarto d’ora dalla fine il Pontedera avrebbe senz’altro meritato qualcosa di più dello 0-0, anche perché la porta di Siano aveva corso un vero pericolo solo nel recupero del primo tempo, quando un’incornata di Contini era finita alta. Poi gli ingressi di Babbi e Boganini tra i locali e una certa fatica che ha cominciato a farsi sentire dopo le tante energie pese (si è giocato ad una temperatura estiva) hanno consentito all’Olbia di prendere metri e coraggio. Fino al colpo-beffa da biliardo che lascia tanto amaro in bocca per questo atteso debutto stagionale.

Stefano Lemmi