Granata, il nodo Giovannini rallenta il futuro

Il direttore generale è sempre più vicino all’Arezzo, ma finché non sarà risolta la questione legata alla sua partenza il Pontedera è bloccato

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Ci sarà da attendere ancora qualche giorno prima di veder nascere il Pontedera edizione 2022-23. E’ troppo importante la gestione dell’uscita del direttore generale Paolo Giovannini per pensare che tutto sia già pronto. Il primo passo sarà la risoluzione del contratto che lega il direttore, nonché membro del cda, al club granata e fino a quando ciò non avverrà tutto resta in stand-by, con buona pace dei nomi che stanno iniziando a circolare soprattutto riguardo alla sua sostituzione. In tal senso non ci sarà alcuna novità in questo week end, ma bisognerà attendere la prossima settimana. La direzione imboccata è quella che porta alla separazione, con Giovannini già destinato tra le braccia dell’Arezzo. Una volta ufficializzata la risoluzione ci sarà da individuare il suo sostituto, il quale sceglierà l’allenatore e di conseguenza verrà allestita la squadra. Contatti i vari soci, Navarra su tutti, ne hanno già iniziati ad avere, ma, come detto, fino a quando le cose non saranno chiarite tutto resta bloccato e le bocche cucite, perché dai vari componenti della società non emerge il minimo dettaglio: "Tutto è ancora fermo, fino a quando non si sarà risolta la questione con Giovannini" è il blindatissimo mantra che rimbalza dalle loro gole.

Parallelamente ci sono anche degli step da effettuare a livello di club. Il primo è quello dell’ufficializzazione del nuovo assetto societario, che potrà avvenire solo davanti ad un notaio. Un appuntamento previsto nei piani in questo mese di maggio, ma che non potrà avvenire se prima non sarà destinato l’11% di quote rimasto libero. Ricordate vero? La nuova ridistribuzione ufficializzata lunedì in comune con gli ingressi di Navarra e Falorni, prevede infatti una copertura dell’89% delle quote, con la restante porzione rimasta da attribuire e alla quale, stando a quanto sostenuto anche dallo stesso sindaco Matteo Franconi, sarebbero interessati almeno un paio di imprenditori di zona che graviterebbero già come sponsor nell’orbita-Pontedera. Senza questa sistemazione non si può procedere a dare validità ufficiale a quanto già annunciato lunedì. Poi c’è la questione-Oltrera, che invece non è coinvolta da questo rimpasto societario. Nel senso che, contrariamente a qualche voce che ha iniziato a circolare, la ripartizione delle quote per questa società a sé stante resta quella di sempre, con i soci fondatori che rimangono quindi al loro posto, e non riguarda quanto sta accadendo al Pontedera calcio. Non ci neppure sono vendite in corso, anche perché in tal caso andrebbe compilato un atto di cui invece non si ha traccia. Resta il fatto che la gestione post-Giovannini deve essere rapidamente.

Stefano Lemmi