Granata, fermata l’emorragia di gol subiti

Il pareggio senza reti contro la Lucchese rimette in carreggiata il Pontedera dopo lo scivolone ad Ancona. Ma c’è da tornare a correre

L’aspetto più importante che offre lo 0-0 con la Lucchese è che l’emorragia di gol subiti si è fermata. Certo, contro la squadra dell’ex Maraia si è fermata anche la serie di successi casalinghi che durava da sei partite e per la seconda volta nell’era-Canzi il Pontedera non è riuscito a segnare per due gare di fila, ma siccome i giocatori non sono automi e siccome rialzarsi dalla batosta, soprattutto mentale, di Ancona non era facile, diciamo che intanto con il pareggio di domenica i granata si sono rimessi in piedi. E aggiungiamo che dal prossimo turno a Pesaro proveranno a riprendere a correre. Anche se non è che intorno in classifica gli altri vadano sparati. Togliendo le tre principali pretendenti al trono, Reggiana, Cesena ed Entella, dal quarto al decimo posto, ossia l’ultimo utile per i play off, nell’ultimo turno hanno vinto solo Ancona e Siena. Il Gubbio, quarto con due punti in più di capitan Espeche e soci (erano sei dopo l’1-0 in Umbria...) è alla terza sconfitta di fila, la Carrarese, adesso ottava, è al secondo ko consecutivo, e il Fiorenzuola, ora decimo, addirittura al quarto, terzo in casa.

Il pari di due giorni fa, che ha fatto slittare il Pontedera in sesta posizione, ha intanto ripristinato l’autostima, come ha confessato il tecnico granata nella conferenza stampa post-derby: "Con questo risultato le certezze le abbiamo rinforzate. Il pareggio contro un avversario di valore come la Lucchese ci dà spirito per continuare a lavorare forte". Contro il tridente d’attacco lucchese, Canzi ha adottato delle contromisure che si sono verificate alquanto efficaci scambiando un paio di posizioni nel trio difensivo per piazzare Martinelli centrale: "Ho la fortuna che Espeche può giocare indifferentemente nei tre ruoli, e questo, oltre a darmi più soluzioni, mi consente di scegliere il giovane che è più in forma". Considerando che Shiba è out per un mesetto dopo l’infortunio di Ancona, e dopo il passaggio in prestito di Pretato all’Arezzo, il ballottaggio per la maglia di under del reparto difensivo sarà una questione tra Marcandalli, che ricopre solitamente la parte di centro destra e che domenica ha disputato una partita esemplare in marcatura su Rizzo Pinna prima e Panico poi, e Bonfanti, che predilige la parte di centro sinistra e che ad Ancona era partito da titolare. E a proposito di quote, anche contro la Lucchese e come ad Ancona, il Pontedera ha giocato con 4 under anziché i soliti cinque. Questo, riferendoci al derby, a causa delle assenze per infortunio di Siano (2001) che tornerà ad inizio febbraio, Shiba (2001) di cui abbiamo già detto, e Somma (2002) squalificato (in compenso era tornato disponibile Guidi, 2003). In tema di mercato, infine, sembra che per Petrovic (1999) al Trento (Serie C, girone A) sia ormai solo una questione di documenti. L’attaccante non è stato convocato per la sfida con la Lucchese e se partirà al suo posto arriverà un pari ruolo ma in quota, presumibilmente un calciatore nato nel 2001 o nel 2002.

Stefano Lemmi