Cuore granata, è una rimonta che vale oro

Sotto di due gol contro l’Ancona, il Pontedera si rialza nella ripresa e trova il pari con Cioffi e Fantacci. Una reazione incoraggiante

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PONTEDERA (4-3-1-2): Siano; Perretta (26’ st Espeche), Shiba, Martinelli, Aurelio; Izzillo (39’ st Benedetti), Ladinetti, Catanese; Fantacci (29’ st Mutton), Cioffi (26’ st Somma); Petrovic (29’ st Nicastro). A disp: Cagnina, Stancampiano, Pretato, Di Bella, Bonfanti, Casadidio, Guidi, Tripoli, Marcandalli. All. Catalano

ANCONA (4-3-3): Perucchini; Mezzoni, Mondonico, De Santis, Martina; Simonetti, Gatto (45’ st Bianconi), Paolucci (18’ st Prezioso); D’Eramo (18’ st Lombardi), Spagnoli, Di Massimo (33’ st Moretti). A disp: Piergiacomi, Vitali, Pecci, Brogni, Barnabà, Mattioli, Fantoni. All. Colavitto

ARBITRO: Gigliotti di Cosenza

MARCATORI: 3’ pt e 41’ pt su rigore Spagnoli (A); 6’ st Cioffi (P), 15’ st Fantacci (P)

NOTE: spettatori 510; espulso Somma al 48’ st; ammoniti Perretta, Paolucci, Cioffi, D’Eramo, Prezioso, Gatto, Espeche; angoli 5 a 3.

PONTEDERA (PI) All’inferno e ritorno. Il primo punto dell’era-Catalano è stato uno show di emozioni e stati d’animo. Avvilito nella pausa tè, incoraggiante al triplice fischio. Concedere un doppio vantaggio ad una big come l’Ancona in 45’ da incubo e poi sottrarre agli avversari il gusto polposo dei tre punti prendendone uno a testa, non era un’impresa da tutti. Il Pontedera invece ci è riuscito disputando un secondo tempo pregevole anche dal punto di vista della manovra, tanto quasi da storcere la bocca per non essere riuscito a completare il clamoroso ribaltone dopo il 2-2, pur avendo avuto un paio di occasioni nitidissime per farlo. Le due reti della rimonta sono state un capolavoro di intesa. Nella prima Catanese sulla trequarti ha toccato centralmente per Petrovic il cui colpo di testa ha favorito l’inserimento di Cioffi in area. L’ex Napoli primavera si è trovato a tu per tu con Perucchini e di destro l’ha fatto secco. Dieci minuti più tardi Petrovic ha ricevuto palla e si è involato fino nell’area dell’Ancona sul fianco sinistro. Ha tenuto la sfera evitando un difensore e sull’accorrere di Fantacci l’ha servito per un sinistro rabbioso ravvicinato. Tutto questo nell’arco dei primi 15’, che avevano visto un Pontedera nettamente diverso da quello più impacciato e grossolano della prima frazione.

Erano bastati appena 3’ agli ospiti per far ri-aleggiare sulla testa dei granata i fantasmi dello 0-5 di gennaio. Shiba ha perso Spagnoli, Martinelli non lo ha contrastato e il centravanti ospite piuttosto indisturbato ha potuto scoccare il rasoterra del vantaggio. E’ toccato a Siano immolarsi per evitare la debacle ribattendo di piede tre conclusioni di Di Massimo, D’Eramo (nella stessa azione) e ancora Di Massimo, lasciati liberi dai compagni di difesa, mentre nel finale l’ingenuo fallo (ma forse non così netto) di Martinelli su Simonetti e il conseguente 2-0 dal dischetto del centravanti dell’Ancona è stato il secondo segnale sconfortante. Invece la grande ripresa con le due reti del peri e, nel quarto d’ora finale, le due occasioni grosse così fallite da Izzillo e Mutton (in mezzo c’era stata la traversa di Moretti con un tiro-cross) hanno lasciato addirittura la sensazione che il punto potesse stare persino stretto.

Stefano Lemmi