"Commessa altra ingenuità"

Pontedera, l’1-1 a Lucca lascia degli straschici su alcuni punti da migliorare

Tutti d’accordo alla fine gli addetti ai lavori del Pontedera: l’1-1 di Lucca è un punto che può anche andar bene, ma c’è già bisogno di eliminare certe ingenuità. Dopo la beffa di Olbia, anche mercoledì i granata hanno rischiato di sprecare tutto quanto di buono fatto vedere durante il derby, risultato compreso. Anzi, la beffa sarebbe stata peggiore, perché se in Sardegna avevano concesso comunque "soltanto" un tiro, al Porta Elisa, al quinto e ultimo minuto di recupero, in azione di possesso e con la squadra completamente sbilanciata in avanti, hanno permesso all’attaccante di casa, Bianchimano, di farsi tutta la metà campo palla al piede in solitudine e puntare dritto verso la porta di Siano. Buon per tutti i tifosi pontederesi – a Lucca c’erano una settantina di ultras che hanno ricordato il loro leader Diego Savelli, scomparso lunedì, con uno striscione: "Diego vive" – che l’ex JuventusU23 si è confermato portiere di grandi doti (nel primo tempo aveva compiuto un miracolo su Romero) scegliendo il tempo giusto per impedire al centravanti di segnare. E in sala stampa, dove si è presentato con il dito mignolo della mano destra steccato, conseguenza del provvidenziale intervento salva 1-1, è stato proprio l’estremo difensore del Pontedera a lanciare il grido d’allarme: "Abbiamo commesso un’altra grande ingenuità. Al 95’ non si può concedere l’uno contro uno in quel modo. Siamo stati graziati perché l’attaccante si è allungato il pallone, ma questo è un aspetto da migliorare: al 95’ la palla va messa in tribuna. E’ vero che siamo ad inizio stagione, però sono tutti punti che lasci per strada, e noi non ce lo possiamo permettere".

"Dobbiamo ancora lavorare su questi episodi – ha aggiunto l’allenatore Pasquale Catalano – e perdere a Lucca per quel finale, nel quale abbiamo rischiato, mi sarebbe dispiaciuto. E’ stata una partita difficile e lo sapevamo, contro una squadra che fa giocare poco e che ha caratteristiche specifiche di grande fisicità dietro e davanti che ti fanno allungare. Nonostante questo non ci sono state grandi occasioni né da una parte né dall’altra: nel primo tempo un po’ meglio loro, nel secondo leggermente meglio noi, quindi credo che alla fine il risultato sia giusto". Contento per il punto è anche Francesco Nicastro, autore del colpo di tacco dell’ 1 a 1 e in gol con soli 42 minuti giocati (16 con l’Ancona e 26 a Lucca): "Siamo stati bravi a riprendere una gara che sembrava persa, e questo ci deve dare forza. Bastava un po’ di cattiveria in più per fare qualcosa di meglio, ma l’ingenuità nel finale ci poteva costare cara. Quindi alla fine il pari è giusto".

Stefano Lemmi