REDAZIONE PONTEDERA

Alessandro Piovanelli: la leggenda del Pontedera lotta contro un nuovo infortunio

A 67 anni, Piovanelli affronta un grave infortunio alla gamba destra, ma la sua determinazione rimane intatta.

Alessandro Piovanelli, ex bomber del Pontedera

Alessandro Piovanelli, ex bomber del Pontedera

Gli over 50 lo hanno potuto applaudire vedendolo all’opera. I più giovani ne hanno solo sentito parlare. Alessandro Piovanelli, per i tifosi del Pontedera semplicemente "Piova gol", è stato il primo bomber-icona del calcio moderno granata. Tutti ricordano ancora, oltre ai suoi tanti gol (40 in due stagioni: 1980-1982), il grave infortunio di gioco alla gamba sinistra con la maglia del Pontedera che lo costrinse a lasciare il calcio non ancora trentenne. Pochi però sanno che anche adesso, a 67 anni, Piovanelli sta combattendo ormai da un anno per superare un altro grave infortunio, stavolta alla gamba destra. Roba che i numerosi segni lasciatigli dalle tacchettate dei difensori avversari ora sono bruscolini. E’ lui stesso a raccontarci l’ accaduto con un resoconto che fa rabbrividire: "Era il 27 maggio scorso e mi trovavo all’Osmannoro per fare commissioni in sella al mio scooter (abita a Scandicci, ndr) fermo al semaforo. All’improvviso una macchina mi è piombata addosso prendendomi in pieno la gamba destra. Mi hanno portato all’ospedale e i medici parlavano con i miei familiari dicendo che avrebbero dovuto subito amputarmi la gamba. Per fortuna, il chirurgo plastico che mi ha operato ha pensato di togliermi un muscolo dalla gambe sinistra e metterlo alla destra. Così, mentre l’ortopedico mi ha rimesso a posto le ossa di gamba e piede, mi è stato tolto un muscolo di quadricipite che va dall’anca al ginocchio della gamba sinistra e mi è stato inserito in quella destra, dove ormai non era rimasto più nulla. Se ho ancora tutte e due le gambe devo ringraziare due dottori bravissimi, Massimo Sangiovanni e Giulio Menichini".

Le conseguenze però sono ancora evidenti. "Da quel giorno – prosegue Piovanelli nel racconto - e fino al 24 febbraio di quest’anno mi sono dovuto alternare fra letto e carrozzina, con mio figlio che mi portava un po’ in negozio, altrimenti sarei impazzito. Da luglio 2024 faccio fisioterapia, ma dovrò sottopormi ad altre 5 operazioni. Per adesso riesco a camminare autonomamente, senza le stampelle, per circa 5 minuti, poi mi fa male il tallone perché sono costretto ad appoggiare il piede pari. L’obiettivo è prima di tutto riuscire a indossare di nuovo un paio di scarpe, cosa che ora non posso fare, e so già che se prima avevo un 44 di piede, rimarrò con un 47-48. Poi conto di finire tutto per ottobre-novembre 2026". Saranno quindi oltre due anni di calvario che però gli hanno lasciato intatta la forza d’animo con la quale superava gli avversari e sfondava le reti avversarie: "Quando a Pontedera mi si staccò il tendine d’achille mi dissero che non avrei più camminato, invece ho corso e rigiocato a calcio. Ora stia tranquillo che almeno la partita di calcetto torno a giocarla. Questo lo può mettere in banca". E’ sempre Piova-gol.

Stefano Lemmi

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