PONTEDERA 0 CESENA 3 PONTEDERA (3-5-2): Stancampiano; Marcandalli, Espeche, Martinelli (18’ st Bonfanti); Perretta, Catanese, Ladinetti (36’ st Ianesi), Guidi (18’ st Benedetti), Aurelio (26’ st Somma); Nicastro, Cioffi (26’ st Mutton). A disp: Vivoli, Tonelli, Shiba, Fantacci, Di Bella, Izzillo, Markosian, Tripoli. All. Canzi. CESENA (3-4-1-2): Lewis, Silvestri, Prestia, Mercadante; Adamo, Bianchi, De Rose (18’ st Brambilla), Mustacchio (18’ st Calderoni); Saber (27’ st Chiarello) S. Shpendi (32’ st C. Shpendi), Corazza (32’ st Udoh). A disp: Tozzo, Bambu, Ferrante, Celiento; Albertini, Pieraccini, Pollini. All. Toscano. Arbitro: Collu di Cagliari. Marcatori: 23’ pt S. Shpendi; 11’ st S. Shpendi, 21’ st Calderoni. Note: Spettatori 542; ammoniti Ladinetti, Martinelli, Guidi, Nicastro, De Rose, Brambilla; angoli 5 a 0. PONTEDERA - La prima sconfitta casalinga della gestione Canzi, la seconda stagionale per il Pontedera, è anche la più pesante dopo lo 0-2 col Siena, avversario da affrontare fra 48 ore. Questo 0-3 contro la vice capolista Cesena, pur amarissimo da buttar giù (ma occorre farlo rapidamente visto che martedì c’è il turno infrasettimanale) non è però da paragonare a quello di Ancona. Lì la squadra non entrò proprio in campo, ieri, almeno nel primo tempo se non fino al raddoppio cesenate, la prestazione era parsa quantomeno apprezzabile. L’inizio di gara del resto è stato come il tecnico granata e i suoi si aspettavano: pronti via a Cesena subito col piede a tavoletta. Anche perché non c’è altro da fare quando scendi in campo e sai che la vittoria della capolista Reggiana ti ha spedito momentaneamente a -10 e tu vuoi mantenere acceso il lumicino di quella speranza che si chiama Serie B. Addio dunque a pretattiche e fasi di studio, con le due formazioni - in campo con schieramenti praticamente speculari - subito allungate. Situazione che però favorisce le qualità tecniche dei singoli, argomento nel quale il Cesena non è certo inferiore agli altri. E infatti il Pontedera ha dovuto alzare immediatamente l’attenzione. Cosa che è riuscito a fare bene fino a metà delle prima frazione, quando un cross dalla destra di Adamo è stato raccolto sul palo opposto da Corazza: il colpo di testa è stato intercettato da Stancampiano, ma sulla ribattuta Stiven Shpendi è stato lesto ad appoggiare in rete. I granata, che una decina di minuti prima con un destro insidioso di Cioffi avevano chiamato Lewis alla deviazione oltre la traversa, non si sono disuniti ma più di un volenteroso quanto sterile finale -caratterizzato comunque da un gradevole fraseggio - non sono riusciti a produrre. Nella ripresa, poi, l’illusione di riuscire a ripristinare l’equilibrio è naufragata dopo appena 11’, sull’incursione centrale ancora di Stiven Shpendi, non contrastato con efficacia nonché fortunato in un paio di rimpalli. A quel punto il Pontedera ha inconsciamente alzato bandiera bianca dando l’impressione di non aver più la testa per reagire. Testa che invece ha avuto poco più tardi il neo entrato Calderoni per rendere ancor più indigesto il freddissimo pomeriggio pontederese. Stefano Lemmi