Le maestranze del Made in Italy, un film con Murino e Rugiati

San Miniato, l'iniziativa è del consorzio Cuoio di Toscana che riunisce i produttori di cuoio del distretto conciario

Simone Rugiati sul set

Simone Rugiati sul set

San Miniato, Dopo tre giorni di set si sono concluse oggi a Firenze le riprese del nuovo cortometraggio dedicato alle maestranze del “Made in Italy”, con protagonisti d’eccezione quali l’attrice Caterina Murino e lo chef Simone RugiatiIl film, dal titolo in via di definizione, è prodotto da Cuoio di Toscana, consorzio leader nella produzione di cuoio da suola, con quote di mercato pari al 98% della produzione italiana e ad oltre l’80% di quella europea, e nasce da una idea di Michele Pecchioli  per la regia del collettivo ToguysAl primo ciak, il 15 maggio, sono seguite riprese in location d’eccezione che rappresentano il meglio del design e della moda italiana: dal negozio di calzature su misura dove lavora l’artigiano della scarpa, al barbiere retrò che torna sul mercato con tagli e storie da raccontare. Da cornice la Toscana e i suoi parchi e paesaggi naturali.

Tra i protagonisti, insieme a Murino, personalità illustri del mondo della moda, della danza, del food e della musica: come già citato, lo chef Simone Rugiati, conduttore di programmi seguitissimi come “Cuochi e Fiamme!” su La7 e “Io, Simone e il loft” su Gambero Rosso Channel; i danzatori della celebre compagnia fiorentina Opus Ballet; il pianista e dj del Lussemburgo Francesco Tristano, che con più di 42.000 followers su Facebook si sta affermando come uno tra gli artisti elettronici più importanti della sua generazione; i maestri della scarpa su misura Mario Bemer eMattia Capezzani, e il presidente di Assomoda e Sari Spazio Fashion Showroom Giulio di SabatoRiguardo all’importanza di questo genere di operazione per promuovere l’alto artigianato italiano,di Sabato ha dichiarato: “Il Made in Italy è probabilmente la più grande ricchezza del nostro paese, ed è fondamentale mantenerla, puntando sui giovani. Dobbiamo comunicare ai ragazzi che la moda si compone di una filiera di maestranze, tutte importantissime e spesso poco conosciute. Non solo stilisti quindi, ma modellisti e responsabili di produzione, sarti e ricamatori, artisti e artigiani che rendono i nostri prodotti un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo”.

“Siamo orgogliosi di girare un nuovo film per diffondere la bellezza del made in Italy nel mondo”, ha detto il presidente di Cuoio di Toscana Antonio Quirici, e Michele Pecchioli ha aggiunto: “Cercheremo di rendere la meraviglia del fare le cose a mano, di produrre manufatti pregiati con il gusto dell’artigianato e l’amore per la qualità”. “Il film – ha spiegato Caterina Murino – segue una ricerca delle origini, quelle da cui traiamo le nostre forze per andare nel mondo. È questo che Cuoio di Toscana vuole raccontare: dietro le scarpe meravigliose prodotte dai più grandi stilisti e marchi della moda c’è un lavoro artigianale rimasto immutato nei secoli, quello della tradizione toscana”. “Io il Made in Italy ce l’ho tatuato addosso – ha concluso Simone Rugiati   ho sempre detto che se si parte da una buona materia prima bisogna lavorarla poco per ottenere un prodotto d’eccellenza, e questo vale in cucina come in tutti gli altri campi.”