LUCA BONGIANNI
Cronaca

Vespa, passione lunga 15 chilometri. Lacrime e applausi lungo le strade per la parata più spettacolare

Il lungo serpentone che da viale Italia ha attraversato la città e ha raggiunto le colline della Valdera. In tanti hanno atteso la sfilata in una Pontedera invasa da oltre 20mila centauri, un record.

Qualche lacrima è scesa. Troppe le emozioni per non lasciarsi andare davanti a tanta bellezza. La grande parata che ieri mattina ha invaso pacificamente le strade della Valdera, da Pontedera a Peccioli, è stata un tripudio di gioia e colori, divertimento e passione. Il momento clou di questi indimenticabili Vespa World Days ha coinvolto oltre 15.000 vespisti arrivati da tutto il mondo e già da diversi giorni in città. Sono rimasti affascinati da queste colline. E poi i pontederesi, coloro che questa Vespa l’hanno vista nascere, crescere fino a diventare un mito assoluto del Made in Italy in giro per il mondo. In tutti è emerso un forte senso identitario. È stata la festa di quello che dal secondo dopoguerra è diventato simbolo di libertà e fratellanza. Che belle quelle bandiere al vento sulle prime Vespa in testa al corteo. Quale guerra, quali conflitti.

Le bandiere sventolano, anche in segno di pace. E c’è tempo e spazio solo per i sorrisi e per gridi gioia. Quelli delle signore dal Romito a Forcoli fino a Peccioli salutano festanti le migliaia di Vespa che quasi a passo d’uomo danno splendore. Quelli del babbo che per mano il proprio figlio e davanti allo sciame di Vespa gli sussurra: "Bimbo, a quella Vespa ci ha lavorato anche tuo nonno". Chi di questi raduni in giro per il mondo ne ha fatti tanti, dice che questo è stato uno dei più belli. La pioggia della prima mattina aveva spaventato tutti ma al momento della partenza le nuvole si sono fatte da parte per lasciare il posto al sole. Perché, si sa, il sole bacia i belli ed il bel tempo ha accompagnato la parata per tutto il tragitto. Che belli poi gli striscioni in ricordo di Beppe Stefanelli sulla curva di Montefoscoli o quelli a Forcoli nel ricordo di un altro grande mito, Florio Monti. Persone dei nostri paesi che hanno fatto grande la Vespa, come Gianfranco Gemmi, un altro grande vespista che di chilometri in sella ne ha fatti a migliaia e che alla fine di questo serpentone di 15 km ha ammesso di non essersi trattenuto dall’emozione. Per la prima volta in 70 anni di Vespa World Days il raduno mondiale dei vespisti è arrivato a Pontedera, una scelta di grande successo, lo dicono i numeri: nella città della Vespa sono arrivate 20.000 vespisti, un record assoluto.