Tenta di violentarla mentre sale in ufficio Trascinata nel sottoscala: si salva urlando

Pontedera, impiegata di 62 anni entra nel palazzo e scatta l’aggressione. Il giovane del Gambia cerca di scappare, ma viene arrestato

di Gabriele Nuti

Una ciocca di capelli e le foglie delle piante sparpagliate per terra. I resti della tentata violenza sessuale nell’androne di un palazzo nella zona della stazione a Pontedera ieri mattina alle 10,30. In pieno giorno. I segni di una terribile aggressione. I segni che in quella particolare zona della città la delinquenza è dietro ogni angolo, ogni colonna, ogni cespuglio del giardino dove lo scambio delle dosi della droga avviene ventiquattr’ore su ventiquattro. Presa all’improvviso, da dietro, rialzata per i capelli e le gambe, trascinata nel sottoscala.

Un attimo. Un attimo la sessantaduenne è rimasta senza fiato. Per la paura e per la sorpresa di trovarsi addosso quell’uomo come arrivato dal niente. Poi ha iniziato a urlare con tutto il fiato che era riuscita a recuperare nonostante l’incubo di quei secondi interminabili sotto le scale. La violenza sessuale non c’è stata. Ma i segni sul corpo della donna – un’impiegata di Pontedera che si trovava in quel palazzone per lavoro – sono comunque molto gravi. E ancor più gravi quelli che le resteranno impressi nella testa, nel cuore, nell’anima ferita da quel giovanottone di 22 anni, originario del Gambia, uscito di carcere da poche settimane per un fatto analogo e con numerosi precedenti anche per spaccio di droga. Un malato. Un malato che non avrebbe dovuto essere in giro.

I carabinieri della stazione di Pontedera e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia cittadina lo hanno arrestato pochi minuti dopo. Sono riusciti a identificarlo grazie ai colori del giubbotto che indossava e a inchiodarlo alle sue responsabilità dopo aver visionato a tempo di recordo le immagini della videosorveglianza del condominio. Il 22enne, residente a Pisa, è stato arrestato per tentata violenza sessuale e lesioni personali gravi e trasferito al carcere Don Bosco. La sessantaduenne è stata medicata al pronto soccorso e dimessa con una prognosi di venticinque giorni per le ecchimosi e le ferite riportate nella colluttazione con il delinquente.

"Questo episodio denota ancora una volta quanto il quartiere necessiti della massima attenzione dell’amministrazione ed interventi radicali per cercare di arginare la criminalità che sta dilagando sempre di più – dice Rebecca Stefanelli consigliera comunale della Lega – Anche la scorsa settimana si è verificato un episodio di aggressione da parte di soggetti evidentemente alterati da sostanze stupefacenti o alcoliche al conducente di un autobus utilizzando addirittura un coltello. L’insediamento della nuova caserma dei carabinieri nel piazzale Dalla Chiesa richiede anni prima che sia definitivo, pertanto chiediamo che nel frattempo siano adottati interventi di rapida attuazione che diano risposte immediate alla cittadinanza. Servono pattugliamenti continui e controlli 24 ore su 24".

Lo stesso chiede un cittadino che risiede nel condominio dove c’è stata l’aggressione e il tentativo di violenza sessuale. "la mattina ci alziamo e dobbiamo ripulire dalle bottiglie e dagli escrementi lasciati da chi spaccia e bivacca in questo giardino – dice – Usino le telecamere pubbliche, ce ne sono almeno quattro, per fermare questo degrado".