Il finto smemorato di Lajatico lascerà tra poche ore l'ospedale di Pisa

Salvatore Mannino dovrebbe essere dimesso nella mattinata di sabato e andrà a Cuneo dalla madre per la convalescenza

Salvatore Mannino

Salvatore Mannino

Lajatico. 9  novembre 2018 - Sono peviste nella giornata di sabato 10 novembre le dimissioni dall'ospedale di Pisa di Salvatore Mannino, il finto smemorato di Lajatico. Peraltro, l'uomo, da quanto si apprende  ha fatto istanza  per avere la restituzione di supporti informatici che gli erano stati sequestrati quando lui era un fantasma.

Proprio dal computer e dal telefono cellulare – strumenti che consentiranno all’uomo, piano piano, di riprendere anche un’attività lavorativa – i carabinieri avevano scoperto alcuni pezzi chiave del copione messo in piedi dall’uomo, iniziato con la fuga, passato da una incredibile perdita della memoria (fingendo anche di non parlare più italiano e di non riconoscere moglie e figli) e finito con la clamorosa rivelazione agli inquirenti che il suo era tutto un bluff perché si sentiva schiacciato dalla suocera. Dall’analisi della navigazione web, da parte degli inquirenti, è emerso che l’uomo aveva fatto ricerche sul meteo a Parigi, Londra e Edimburgo (dove poi fu trovato privo di sensi nella cattedrale di Sant’Egidio); ma aveva fatto anche ricerche su come fuggire senza lasciare traccia, fingere di perdere la memoria, convincere i medici e poi rendere credibile il fatto di riprendere possesso del ricordo.

Un copione  questo che Mannino, 52enne, sposato con figli, imprenditore al timone di una cooperativa nel settore dei servizi socio assistenziali con sede Fucecchio, mise in atto a Edimburgo quando fu soccorso: un orologio, con calendario in portoghese, depistò nei primi momenti la polizia anche sulla nazionalità dello smemorato al quale, col passare dei giorni, iniziarono subito ad appassionarsi i tabloid scozzesi. La recita proseguì anche quando al suo capezzale giunsero i familiari. Le cose sono cambiate al suo arrivo a Pisa: fin dal primo istante riuscì a malcelare la totale perdita di memoria e, dopo un paio di giorni, fu lui stesso a chiamare i carabinieri e rendere piena confessione di quanto accaduto dal 19 settembre (giorno della scomparsa) al suo ritorno in Italia. Mannino dal rientro in Italia è ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Pisa, anche negli ultimi  giorni i medici hanno continuato a sottoporgli dei test: lamenta ancora momenti di amnesia e a volte ritratta anche parti dei racconti che ha fatto. Mannino non tonerà a Lajatico, per ora, ma farà una convalescenza a Cuneo dalla madre, seguito dai medici del luogo. In ospedale ha sempre ricevuto giornalmente le visite dei familiari.