1) "Mi immagino Capannoli e Santo Pietro più pronti alle sfide del futuro. Più curati, sicuri dal punto di vista della viabilità, ricchi di eventi culturali e di intrattenimento, con un’area sportiva ampliata, con un buon numero di turisti, con più negozi di vicinato, con aziende che si sono insediate ma anche con una zona produttiva in grado di ospitarne delle altre. Giovani e anziani con punti di ritrovo inclusivi".
2) "Visto lo stato in cui versa il nostro Comune, non possiamo darci un ordine di importanza sulle cose da fare. Dovremo attivare più azioni contemporaneamente: riqualificazione urbana, manutenzioni, servizi per le famiglie. Dobbiamo creare un piano culturale e fare una programmazione turistica. Il processo decisionale deve essere il risultato di un dialogo e di una collaborazione tra i cittadini e le istituzioni".
3) "La collaborazione tra Comuni è indispensabile e non parlo di fusioni, dalle quali mi tengo molto distante. Se verrò eletta, Capannoli si tirerà fuori dall’Unione Valdera perché ritengo che abbia fallito nel suo obiettivo originario. Anche per ragioni territoriali e storiche, ha poco a che vedere con la maggior parte dei Comuni che ne fanno parte. Capannoli è la porta dell’Alta Valdera e deve tornare a ricoprire un ruolo centrale in uno scenario condiviso, con una visione progettuale, strategica e lungimirante, che può arrivare fino a Pisa".
4) "Non mi sono candidata né per una poltrona, né per risentimento verso qualcuno. Non cambierei nulla di quello che abbiamo fatto fino a oggi, portando format e contenuti innovativi. Avrei dovuto attaccare le altre candidate su questioni interne, tentando di screditarle? No, di solito lo si fa quando si è privi di contenuti! Ogni candidato ha il diritto di esprimere le proprie idee e visioni senza essere bersagliato da calunnie e falsità. Ognuno fa le proprie scelte e io ho fatto la mia: condurre la campagna proponendo e non attaccando".