Porte aperte alla discarica Grillaia: "L’ambiente dell’impianto è sano. Mai riscontrate fibre nell’aria"

Il bilancio del primo giorno di visite guidate a Chianni per mostrare lo smaltimento dei rifiuti. L’ingegnere Peluso della Nuova servizi: "Il materiale conferito è contenente amianto. Non amianto" . .

Porte aperte alla discarica Grillaia: "L’ambiente dell’impianto è sano. Mai riscontrate fibre nell’aria"

Porte aperte alla discarica Grillaia: "L’ambiente dell’impianto è sano. Mai riscontrate fibre nell’aria"

Una giornata di informazione e visita alla discarica de La Grillaia, un open day a carattere scientifico-divulgativo sul sito, sulla sua finalità, sulle sue mission. Una modalità di approccio per fugare dubbi sui temi dell’amianto e sulla corretta gestione del suo fine-vita, nella giornata di porte aperte messa in piedi dalla società Nuova Servizi Ambiente con il patrocinio del Comune di Chianni: una prima espressione del protocollo di trasparenza sottoscritto tra il Comune e Nsa, che prevede la realizzazione di una serie di attività per aprire alla cittadinanza la realtà de La Grillaia e informare in merito al materiale conferito, all’operatività e alla conformità rispetto alla normativa ambientale e a quanto previsto dalle autorizzazioni vigenti. Cosa viene conferito? E’ la domanda principe che invade l’open day di ieri. Sulla collina che affaccia su Chianni, per un impianto che si estende su una superficie di 3 ettari e 400 metri, "la quantità del materiale conferito è contenente amianto. Non amianto – spiega Massimo Peluso, ingegnere ambientale di Bertolla Ambiente e responsabile tecnico del sito – ciò significa che sono in minima parte i rifiuti contenenti fibre di amianto. E vi sono monitoraggi a cadenza mensile, che vengono inviati agli organi pubblici. E, anche dai controlli Arpat, non sono mai emerse immissioni di fibra nell’aria. Quindi, nessun impatto sull’atmosfera: l’ambiente della discarica è sano".

L’autorizzazione prevede cinque anni di conferimento di rifiuti (nel frattempo ne è trascorso uno e mezzo), più ulteriori due anni per completare il lavoro di recupero ambientale. Il materiale conferito settimanalmente è poco meno di 1000 metri cubi e arriva in discarica dopo la messa in sicurezza nei cantieri di provenienza, sotto supervisione di Asl. Quando sarà completata la coltivazione della prima vasca, che ora è a metà, sarà avviata la coltivazione del secondo modulo, sino ad arrivare al terzo lotto. E l’impatto visivo? "Zero - risponde Peluso - l’obiettivo è che l’impianto sia totalmente mascherato, schermato, lavorando sempre, parallelamente, alla messa in sicurezza"". Per il sindaco di Chianni Giacomo Tarrini, "questi incontri danno possibilità di partecipare a un processo che si muove in un’ottica di trasparenza".

Intanto, fuori dai cancelli, si forma un corposo capannello di dissidenti, che parlano di mancata comunicazione e impossibilità di partecipare all’open day. "E’ stata fatta comunicazione con ingresso libero, su prenotazione, perché siamo in un ambiente particolare - dice il sindaco - una possibilità data a tutti. E’ più facile polemizzare, che seguire cose concrete".