"Il ponte sull’Era non è a rischio". E' nella lista dei sorvegliati speciali

Località Molino, le rassicurazioni della Provincia dopo l’allarme

Alcuni punti del ponte ormai danneggiato dal tempo

Alcuni punti del ponte ormai danneggiato dal tempo

Volterra (Pisa), 15 settembre 2018 -  La faccenda del ponte sul fiume Era in località Molino d’Era, lungo la 439 Dir, è stata immediatamente presa di petto dalla Provincia: il faccia a faccia, sollecitato anche dal sindaco Marco Buselli, si terrà il 25 settembre fra Provincia, Comune, Anas e Regione. Il ponticello che dopo la tragedia di Genova, un po’ come tutti i ponti, è finito sotto i riflettori per lo stato di scarsa manutenzione, proprio nei giorni scorsi ha visto i tecnici impegnati in un sopralluogo. «Se avessimo ravvisato situazioni incombenti di pericolo per la sicurezza dei cittadini – spiega il dirigente provinciale Cristiano Ristori – avremmo già preso provvedimenti urgenti. Si tratta sicuramente di un’infrastruttura da tenere sott’occhio attraverso un’azione di monitoraggio».

Insomma la questione scotta sì, ma al momento il ponticello non è a rischio crolli, nonostante presenti quella che in gergo tecnico viene definita una situazione di «ammaloramento», ovvero di deterioramento per via del passare del tempo, evidenziato dal degrado di alcuni elementi metallici. E dopo il summit del 25 settembre il ponte sull’Era si preparerà, insieme alla Sr 439, alla 439 Dir ed alla Sr 68 a trasmigrare sotto il controllo di Anas. Un passaggio di consegne che si consumerà nell’arco di poche settimane, e che probabilmente vedrà coinvolgere già Anas nei prossimi lavori di manutenzione.

Il ponticello, da un dato grezzo, è attraversato da circa 2000 veicoli ogni giorno, fra cui 150 mezzi commerciali. Ma le novità riguardano anche un’altra infrastruttura che gravita nell’orbita della Provincia, ovvero la variante di Castelnuovo Valdicecina: costata qualcosa come oltre 10 milioni di euro, mai inaugurata per una serie di importanti cedimenti, il futuro di questo svincolo, dopo lustri di attesa, ora si schiarisce perché, ed è una questione di poco tempo, dovrebbero sciogliersi tutti i nodi al pettine che hanno portato ad uno stallo legato proprio alla definizione dei lavori di appalto. La provincia ha ripreso le trattative con l’impresa per arrivare alla soluzione agognata da anni, ovvero l’avvio di una nuova stagione di lavori per questa strada «maledetta», inghiottita dalle voragini in pieno cantiere. La seconda ipotesi, ma assai remota, potrebbe materializzarsi in una risoluzione del contratto con la ditta e quindi in un punto ed a capo.

Ilenia Pistolesi