Ora la geotermia sale in cattedra Aumentano le tesi sull’argomento

L’economia delle zone ad alta produzione energetica sono sempre più al centro di diversi lavori accademici

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La geotermia sale in cattedra e, nel contesto della transizione energetica proprio nei giorni della COP26, prosegue nel percorso di sostenibilità ed innovazione anche a livello accademico: si moltiplicano, infatti, le tesi di laurea in materia geotermica ed anche le occasioni di approfondimento sull’argomento con lectio e riflessioni di alto livello tecnico e scientifico. Recentemente Giovanni Marrazzo si è laureato in scienze politiche e relazioni internazionali con una tesi intitolata "La geotermia in Toscana, un contributo all’economia regionale non soltanto da punto di vista elettrico", un lavoro che ha approfondito tutti i benefici della risorsa geotermica, mettendo in risalto non soltanto l’attività più nota, ovvero la produzione di energia elettrica, ma anche tutti gli altri aspetti rilevanti per l’economia delle zone geotermiche del territorio regionale, dall’utilizzo del calore alla filiera agricola e turistica.

E a proposito di agrifood Lorenzo Vichi si è laureato in scienze gastronomiche con una tesi dal titolo "Cibo e geotermia, due aspetti per una eco-sinergia perfetta", con cui si è soffermato sui processi produttivi delle aziende agricole e del cibo geotermico che, anche grazie alla Comunità del cibo ad energie rinnovabili, Slow Food Toscana e Fondazione Slow per la biodiversità, rappresenta un’eccellenza sia in termini di qualità che di produzione sostenibile.