Operazione rimandata otto giorni. Un calvario

Pontedera, guai con la sanità per un’anziana di 80 anni

Una sala operatoria

Una sala operatoria

Pontedera, 13 agosto 2018 - Ricoverata in ospedale in attesa di un operazione programmata, ma che per una settimana viene puntualmente rimandata. È la vicenda travagliata che ha vissuto sulla propria pelle una signora ultra 80enne che vive nel Comune di Volterra. I primi guai si affacciano la mattina di sabato 14 luglio: la donna ha fortissimi dolori addominali, i familiari chiamano il 118 per avere una visita della guardia medica ma in quel momento il medico è impegnato e la centrale operativa non riesce a contattarlo per sapere in quanto tempo potrà essere di nuovo disponibile.

I dolori aumentano, così la famiglia contatta di nuovo il 118 e dopo quasi mezz’ora dalla chiamata, un’ambulanza arriva a casa della donna. Il mezzo di soccorso accompagna la paziente all’ospedale di Volterra ed i medici informano i familiari che dovrà essere ricoverata ed operata alla colecisti.

Da qaunto appreso, però, al Santa Maria Maddalena, non si può effettuare questo intervento per la mancanza del chirurgo. Viene programmata così l’operazione all’ospedale di Pontedera per il 19 luglio. La paziente prima resta ricoverata a Volterra, e poi trasferita in ambulanza al Lotti. Senza mangiare, in preparazione all’operazione, viene alimentata solo tramite alcune flebo. Ma l’intervento chirurgico viene rimandato continuamente a causa delle urgenze che tengono impegnate le sale operatorie del Lotti.

La famiglia sopporta questi rinvii per una settimana con tutti i disagi del caso, in primis per l’anziana ma anche per i suoi cari, considerato il fatto che, da un punto di vista logistico, dalla Valdicecina spostarsi ogni giorno fino a Pontedera non è proprio una passeggiata.

Arriviamo così al 26 luglio, quando il personale del reparto comunica l’ennesimo rinvio: la figlia sbotta, minacciando di avviare una denuncia. Finalmente il giorno successivo l’anziana entra in sala operatoria. Tutto va per il meglio e dopo alcuni giorni di ricovero nel reparto di chirurgia, la paziente viene dimessa. Adesso, passato un po’ di tempo, la signora è ancora un po’ debilitata, ha perso 7 kg di peso, ma sta meglio. Ma il calvario patito per giorni e giorni, non va certo giù ai suoi familiari.