Nasce la Casa di comunità. Ex distretto di via Mainardi diventa un mini-ospedale

Diciotto mesi di lavori per 2,4 milioni con fondi del Pnrr e della Regione Toscana. La sindaca lo candida per un Pir (Punto di intervento rapido) per codici minori.

Nasce la Casa di comunità. Ex distretto di via Mainardi diventa un mini-ospedale

Nasce la Casa di comunità. Ex distretto di via Mainardi diventa un mini-ospedale

SANTA CROCE

Il distretto socio sanitario di via Mainardi diventerà Casa di Comunità. Una delle cento Case di Comunità che sorgeranno in tutta la Toscana e che affiancheranno i 45 ospedali. Il via ufficiale ai lavori – già iniziati da alcuni giorni – è avvenuto ieri mattina con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il presidente della Regione Eugenio Giani, la sindaca Giulia Deidda, il direttore generale dell’Asl Toscana centro Valerio Mari, il direttore della Società della salute Empolese Valdarno Valdelsa Franco Doni, la direttrice dell’ospedale San Giuseppe di Empoli Silvia Guarducci, la coordinatrice dei medici di medicina generale dell’ambito Castelfranco-Santa Croce Silvia Ghisu e la referente degli specialisti ambulatoriali dell’area Empolese Valdarno Valdelsa Caterina Perra.

La spesa dell’intervento è di 2,4 milioni di euro (500mila dal Pnrr, il resto dalla Regione). La Casa della salute sarà composta dall’attuale edificio del distretto, dalla viareggina sul retro acquisita dall’Asl e da un un ampliamento per un totale di 780 metri quadrati. Nella Casa di comunità di via Mainardi troveranno spazio sette ambulatori per i medici di medicina generale la cui importanza, in forma associata, è stata ricordata dal presidente Giani e dalla sindaca Giulia Deidda che ha sottolineato l’importanza di trovarli tutti in un unico luogo. Nella Casa di Comunità troveranno posto anche centro prelievi, ambulatori specialistici, programmi di screening e vaccinazioni, consultorio per i giovani, telemedicina, nell’ottica di rafforzare la sanità territoriale.

Il presidente Giani ha annunciatio la volontà della Regione di istituire, in almeno venti dei nuovi cento presidi, dei Pir (Punto intervento rapido) per i codici bianchi e verdi "che nei pronto soccorso rischiano di rimanere una giornata in attesa". La sindaca Deidda ha già chiesto a Giani di considerare per uno dei Pir anche la Casa di Comuniutà di Santa Croce. "Questo è un intervento che viene da lontano – ha dichiarato Mari – già nel 2015 si parlava della volontà di poter rappresentare meglio un servizio territoriale che esisteva e funzionava bene ma su cui si sentiva il bisogno di trovare maggior sinergia. Ci siamo arrivati e sono contento di questo momento estremamente concreto". Diciotto mesi i tempi di realizzazione dei lavori.

gabriele nuti