Mancano le medicine anti influenzali Alternative proposte dai farmacisti

La situazione sta lentamente migliorando, assicurano alcuni operatori che danno consigli ai pazienti. Raccomandazione: evitare la scorta che produce un ulteriore fenomeno chiamato "carenza di ritorno"

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Carenza di farmaci. Da qualche settimana sentiamo parlare di questo tema come una delle tante conseguenze del particolare periodo storico che stiamo vivendo, schiacciato tra la pandemia e la guerra alle porte dell’Europa. Una situazione che ha portato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a riunire un tavolo di lavoro permanente sull’approvvigionamento dei farmaci, per definire la reale entità del fenomeno e indicare proposte risolutive.

Qual è la situazione nelle nostre farmacie? Abbiamo fatto un giro in centro a Pontedera. "La situazione sta lentamente migliorando – commenta Alessandra Menocci della Farmacia nuova sul Piazzone –. A fine anno abbiamo vissuto la fase più acuta. Tra i prodotti che sono mancati di più ci sono i sedativi per la tosse, un consumo raddoppiato rispetto al periodo pre-Covid. Con l’uso della mascherina infatti sono circolati meno anche i virus influenzali e magari molte persone, dopo due anni di inutilizzo non avevano più a casa la disponibilità di farmaci che abitualmente ha. Mi preme ricordare però che le alternative, cioè i farmaci equivalenti, ci sono". L’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, aggiorna e pubblica costantemente una lista di farmaci carenti, attualmente l’elenco supera i tremila; ma di questi, precisano dall’agenzia, nella maggior parte dei casi esistono delle alternative negli equivalenti. "Una carenza a singhiozzo" ci confermano dalla farmacia Lapucci soprattutto di sciroppi e antidolorifici, aggirabile, anche in questo caso, con il consenso del paziente, con l’utilizzo di altri prodotti. "Non ci sono stati buchi terapeutici – rassicura Andrea Nanni dell’omonima farmacia – parlerei più del contingentamento dei farmaci piuttosto che di una vera e propria carenza. Il contingentamento riguarda la giacenza nei magazzini e di conseguenza la distribuzione nelle farmacie".

Un tema quello della carenza dei farmaci che ha indotto Farmavaldera (la rete di farmacie comunali di Ponsacco, Capannoli, Santa Maria a Monte e Pomarance) a fare anche una campagna ad hoc sui propri canali social. "Hai notato che molti farmaci si trovano con difficoltà?" dice la prima slide, "Niente panico esistono in commercio molti farmaci con lo stesso principio attivo. Si chiamano equivalenti". E poi alcune regole: "Evita di fare scorte e acquista farmaci solo se necessario". Un decalogo che i farmacisti ripetono come un mantra ai clienti, ma che diventa fondamentale di fronte a una situazione in cui alcuni farmaci scarseggiano tra gli scaffali e nei magazzini. La scorta, inoltre, rischia di produrre un ulteriore fenomeno chiamato "carenza di ritorno". L’ultima regola da seguire quindi rimane quella di ascoltare le alternative possibili descritte dai farmacisti. S.E.