
Il taglio del nastro e la presentazione dei nuovi laboratori
Nuovi spazi, nuovi laboratori per portare avanti tutti quei progetti legati alle neuroscienze, alle malattie legate al sistema nervoso e poi all’ambiente e alla lotta all’inquinamento. L’Istituto di BioRobotica si allarga, lo fa riqualificando la ex foresteria rimasta inutilizzata convertendola in nuovi laboratori per 315 metri quadrati che accoglieranno 40 postazioni di lavoro e attrazzature all’avanguardia nel campo della biorobotica. Alla presenza della rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, Sabina Nuti, il direttore dell’Istituto di BioRobotica, Cesare Stefanini, ha illustrato il progetto di ampliamento degli spazi reso possibile grazie al progetto Brief, Biorobotics research and Innovation Engineering Facilities, che è stato finanziato dai fondi Pnrr.
"Quelle erano stanze dedicate all’accoglienza che erano rimaste inutilizzate – dice Stefanini – su Pontedera ci sono soluzione abitative buone e così abbiamo deciso di riconvertire questi spazi per la ricerca, potenziando l’istituto". La nuova area, che copre una superficie pari a circa 315 mq, ospiterà quattro gruppi di lavoro, circa 40 postazioni, una sala riunioni, un ufficio direzionale, una zona relax e due blocchi bagno posizionati agli estremi est e ovest del piano. "Qui – spiega Stefanini – troveranno casa tanti studi matematici. Verranno portati avanti i progetti legati alle neuroscienze, ossia gli studi del funzionamento del sistema nervoso umano e come dal sistema nervoso centrale si possono sviluppare nuovi sistemi di calcolo efficienti. Ma anche come prendere ispirazione dal cervello per sviluppare nuovi sistemi di calcolo. Si studieranno le malattie legate al sistema nervoso ed in particolare quelle neurodegenerative, come l’Alzheimer. E poi proseguirà la ricerca relativa all’ambiente. Come si diffonde l’inquinamento, come salvaguardare gli ecosistemi soprattutto con riferimento ad ambienti urbani e suburbani".
L’organizzazione spaziale del terzo piano, prima dell’intervento, prevedeva un lungo corridoio centrale su cui si affacciavano dieci camere munite di servizi igienici, una cucina, una zona relax, un soggiorno e una sala da pranzo. Il progetto ha previsto il cambiamento di destinazione d’uso da foresteria ad uffici mediante una riorganizzazione spaziale e funzionale degli spazi interni con l’eliminazione del corridoio centrale e delle camere ottenendo vari ambienti per i laboratori, per una spesa complessiva dell’intervento di circa 275mila euro. Uno spazio interamente dedicato ad ospitare ricercatrici e ricercatori provenienti da tutto il mondo che verranno al Sant’Anna per utilizzare i laboratori e la strumentazione Brief per le loro attività di ricerca nell’ambito della Biorobotica.