Turismo e cultura, due punti che il sindaco uscente Simone Giglioli, candidato per il secondo mandato, ha affrontato in questi giorni presentando il programma elettorale del centrosinistra. San Miniato è un territorio di cultura. cultura artistica e architettonica, cultura civica, spirituale e paesaggistica. In questi anni abbiamo conservato e sostenuto le grandi istituzioni culturali samminiatesi, abbiamo consolidato le storiche iniziative (che non si sono mai fermate nemmeno con la pandemia) e ne abbiamo introdotte di nuove come l’Arcicortofilmfestival, San Miniato dei Lettori e Volumi sonori, iniziative di grande livello che hanno posto l’attenzione sul libro, sul cinema e sulla musica.
"L’economia del turismo ha messo radici nel territorio. I tanti investimenti e le tante iniziative degli ultimi anni stanno trasformando San Miniato, che sempre di più si sta accreditando tra le mete più conosciute e ambite della Toscana", ha detto Giglioli, numeri alla mano. Basta un’ccohiata agli arrivi per quantificare la crescita: dalle 30918 presenze del 2005 si è passati alle oltre 50mila del 2023. Cosa intende fare Giglioli per i prossimi cinque anni?
"San Miniato si impegna a diffondere la cultura anche al di fuori del centro storico, consolidando istituzioni culturali e introdurre nuove iniziative – scrive il sindaco –. Per potenziare un turismo multiforme, si lavora per migliorare i collegamenti e valorizzare le risorse naturali e gastronomiche, come il tartufo. Si sostengono tutte le associazioni per una cultura diffusa e partecipata e si promuove l’area di San Genesio. La presenza turistica è consolidata attraverso l’espansione della ricettività, con nuovi campeggi e aree sosta caravan, puntando sull’enogastronomia, in particolare sul tartufo.