"Dopo l'incidente sono scappate"

A 19 anni cade di motorino e finisce in sala operatoria. Colpevoli in fuga

Debora Vanni ricoverata in ospedale dopo incidente col motorino (foto Germogli)

Debora Vanni ricoverata in ospedale dopo incidente col motorino (foto Germogli)

Pontedera, 28 aprile 2015 - Quand’è arrivata l’ambulanza la Panda nera che si era appena fermata ha ingranato la marcia e se n’è andata. Le due donne a bordo – dallo spiccato accento extracomunitario, avrebbero riferito alcuni testimoni – hanno preferito far perdere le proprie tracce piuttosto che informarsi su come realmente stesse la ragazzina. Forse avevano paura di essere sottoposte a domande da parte delle forze dell’ordine che stavano arrivano proprio in quell’istante.

Debora Vanni, 19 anni, di Forcoli è stata immediatamente soccorsa dal 118 e sottoposta ad un delicato intervento chirurgico all’ospedale «Lotti» di Pontedera. La ragazza è stata operata per la frattura di quattro dita di una mano, di cui due hanno subito anche una delicata ricostruzione; e per la frattura del dito miglio di un piede. Il fatto è accaduto il 25 aprile, nella zona di Terricciola attorno alle 17. Era il pomeriggio della gitarella in motorino e la ragazza stava percorrendo la strada che dalla capitale della fragola porta alla zona dei magazzini Mangini quando la Panda nera, nuovo modello, l’ha sorpassata toccando nella specchietto. Manovra che invece di limitarsi a rompere lo specchietto ha causato la rovinosa caduta a terra della giovane per la quale alcuni passanti hanno attivato immediati soccorsi. Arrivati tempestivi.

In un primo momento, appunto, la Panda con a bordo due donne si è fermata. Poi alla vista dell’ambulanza è ripartita velocemente. La ragazza, che tra poco più di un mese dovrà sostenere l’esame di maturità, sta bene. E’ stata operata la sera stessa del 25 aprile in considerazione delle condizioni delle fratture, e in particolare di due dita che – come racconta la madre – hanno necessitato di una fase di ricostruzione. La famiglia lancia un appello per rintracciare questa macchina che ha ingranato la marcia e si è dileguata. Perché? Cosa avevano da nascondere? «Qualcuno potrebbe aver visto tutto – dice la madre – magari potrebbe anche aver preso il numero di targa. Se è così si faccia avanti». E’ una questione di giustizia.

Carlo Baroni