
Simona Bonafè
Firenze, 28 marzo 2022 - Un anno decisivo per il Pd toscano dopo due anni che hanno portato, con sospiro di sollievo finale, prima alla vittoria alle elezioni regionali e poi all’ingresso del segretario dem Enrico Letta alla Camera col voto nel collegio Siena/Arezzo. Il 2022 ha in agenda il congresso regionale (il borsino opta per la conferma della segretaria Simona Bonafè "all’80 %" si dice tra i dem di vertice) ma anche tanti nodi da risolvere, alcuni dei quali sono vere spine nel fianco.
I problemi sulla mappa toscana si collocano a Viareggio/Lucca (appendice del caso Del Ghingaro), a Firenze (caso aeroporto), a Pistoia (candidatura Fratoni che deve ancora attrarre la sinistra). E poi c’è Pisa dove si va a votare il prossimo anno, ma il (Michele) Conti bis, sempre più civico, già allarma i dem non solo locali.
Ed è proprio in riva d’Arno che si gioca una partita delicatissima vuoi perché Letta è pisano e vuoi perché la sconfitta del 2018 brucia ancora. E allora tutte le risorse (correnti) pisane dem sono al lavoro per trovare un nome ad hoc. Alto profilo, che aggreghi, autorevole, radicato sul territorio: questo l’identikit.
Su cui sta accendendo i riflettori Letta in persona. Un nome che non è mai scomparso dai radar pisani, torna in pole position: Maria Chiara Carrozza, la professoressa. Sì proprio lei, presidente del Consiglio nazionale delle Ricerche, ministro proprio del governo Letta, ricercatrice e docente di spicco della Scuola Sant’Anna, parlamentare. Super curriculum. Chissà se accetterà, ma il segretario ci punta. A Pisa i dem, comunque vada con la scelta, sfidano Conti "per vincere, non abbiamo alternative".
Il Pd ha fatto un buon training autogeno interno della serie "ce la possiamo fare" dopo aver ritrovato unità con il congresso che ha portato al vertice provinciale Oreste Sabatino e al comunale Andrea Ferrante. Regista della ritrovata sinergia unitaria Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale e forte riferimento dei dem pisani. Sul fronte alleanze si sta componendo un campo largo fino ai Verdi con 5Stelle e Sinistra di Fontanelli, da vedere come andrà il corteggiamento al centro. Certo è che il nome della coalizione contro Conti dovrà venire fuori subito dopo l’estate per avviare "una campagna elettorale porta a porta e far capire che il sindaco non ha ottenuto risultati strategici".
Da capire cosa accadrà a Lucca dove si vota quest’anno. Il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro è tentato dalla corsa. Il Pd toscano lo ha incontrato, ma le parti sono rimaste distanti. Oggi proprio il segretario Letta con Mazzeo, il presidente toscano Giani e la segretaria regionale dem Bonafè saranno a Lucca per incontrare i candidati delle amministrative dei comuni della provincia.
La partita pistoiese è un cantiere aperto per il Pd. La candidata, Federica Fratoni, deve conquistare alleati a sinistra. Ma lei è ottimista, annusa fiducia e fa del radicamento sul territorio e dei tanti legami le sue forze. Davanti ha il sindaco uscente Alessandro Tomasi (FdI), che anche nel centrosinistra, sottovoce, dicono che ha lavorato bene.
A Firenze il Pd ha la spina del potenziamento aeroportuale. Il vertice toscano dem ha lasciato la palla in mano al governatore Giani ribadendo che il "Vespucci deve avere lo sviluppo adeguato a Firenze". Il Pd sestese in maggioranza col sindaco Falchi ha invece sottolineato: "Concordiamo con la posizione espressa dal sindaco Falchi e confermiamo la posizione sottoscritta nel programma presentato alle scorse elezioni. E che davanti a progetti simili a quelli già bocciati la posizione non possa che essere di contrarietà" sulla nuova pista. Il deputato di Italia Viva e consigliere comunale di Sesto Gabriele Toccafondi chiede: "Ma quanti Pd esistono?". Gioco delle parti tra i dem o spaccature vere? La linea Letta dell’unità ritrovata dovrebbe condizionare il dibattito del congresso regionale. Previsto in autunno, potrebbe essere anticipato prima dell’estate.