Pd, scontro totale anche tra donne

Ma a San Casciano passano dalle parole ai fatti: nomi femminili affiancati a quelli maschili in strade e piazze

Cristina Giachi (foto New Press Photo)

Cristina Giachi (foto New Press Photo)

Firenze, 28 febbraio 2021 - A San Casciano Val di Pesa sono passati dalle polemiche agli atti concreti. Il Comune ha deciso di affiancare alle targhe delle strade e delle piazze con prevalenza di nomi maschili nuove targhe con nomi di donne. E così accanto a via Machiavelli ecco via Eleonora d’Arborea e il nome di Artemisa Gentileschi accanto a Simone Martini. "Iniziativa per sensibilizzare la cittadinanza alla violenza più subdola perpetrata sulle donne, quella dell’invisibilità" spiega al Tg1 Paola Malacarne, presidente della commissione pari opportunità di San Casciano.

Sul fronte più squisitamente politico tiene banco la polemica sulla partità di genere nel Partito Democratico, spesso rispettoso nelle enunciazioni, meno quando c’è da occupare poltrone di rilievo.

Attacca Cristina Giachi, consigliera regionale dem, ex vicesindaco dem, prof universitaria, nardelliana, in riferimento all’ultima direzione dem, "una leadership che non propone un tema come quello della presenza delle donne nei ruoli apicali come il tema strategico che è".

Posta "Caro segretario, sulle donne non avete capito ancora nulla" e scrive: "È necessario alzare lo sguardo dall’ombelico della spartizione delle potere e guardare la realtà di un paese straordinario ma su certi fronti arretrato che ha bisogno di un partito a vocazione maggioritaria, riformista, di centro sinistra, capace di intercettare i temi urgenti e di proporre una visione ai suoi elettori e a tutti i cittadini. E se non avete ancora capito che la questione della rappresentanza femminile è uno dei temi strategici per lo sviluppo del paese, e che questo deve interessare uomini e donne, allora lasciate perdere". Zacchete.

Risponde Alessandra Nardini, assessora regionale toscana, zingarettiana doc: "Si smetta di strumentalizzare il tema vero della parità di genere. È una questione che esiste in tutti gli ambiti inclusa la politica e nel Pd quindi è giusto e doveroso che se ne discuta e che il nostro partito continui, con ancora più forza, la battaglia. Appare però evidente che stiamo assistendo, da parte di alcune e alcuni, a un uso strumentale di questo tema. Perché, anziché sulla possibilità di ripristinare una doppia vicesegreteria con una donna la discussione si sta concentrando sul rimuovere Orlando?!".