Fossi e i nuovi dem, veleni con accuse. Ma il segretario rilancia: "Ora la mia strategia"

Il simbolo Campi Bisenzio passa a Sinistra e 5 Stelle, sconfitto l’erede del Pd. Base riformista attacca, Giani fa il mediatore. Bordate da Italia Viva. Il centrodestra ritrova la compattezza: "Uniti vinciamo, ora la Regione"

Da sinistra Persiani, Fabio e Conti

Da sinistra Persiani, Fabio e Conti

Firenze, 30 maggio 2023 - Tutto come cinque anni fa. Le amministrazioni comunali di Pisa, Massa e Siena al centrodestra con i riconfermati Michele Conti e Francesco Persiani e la prima sindaca della città del Palio Nicoletta Fabio. Il centrosinistra a maxi trazione Pd dal 2018 ad oggi non è riuscito a ribaltare il consenso. È un dato di fatto come lo è che i dem si arroccano sempre più nella Toscana centrale (Firenze e Prato) con un avamposto sulla costa (Livorno). E proprio qui, nella capitale toscana e negli altri due capoluoghi tra un anno si vota.

E allora il centrodestra, forte della tornata elettorale del ’23, suona la carica ricompattando giocoforza tutti gli elementi della coalizione (dopo le divisioni fratricide in diversi Comuni al voto) e sognando di conquistare altre piazze simbolo (realisticamente Prato) per poi dare l’assalto finale nel ’25 alla Regione. E il Pd? Deve scegliere il sentiero da percorrere per il prossimo anno e anche per difendere gli oltre 50 anni di predominio nell’amministrazione regionale toscana. Campo largo, ma quale? Occhio di riguardo alla Sinistra e al Movimento 5 Stelle o accordo di programma includendo anche il centro (terzo polo, nella fattispecie Italia Viva di Renzi)?

Nodi da sciogliere "presto e bene" dicono i vecchi saggi dem toscani che hanno contribuito alla fusione tra Ds e Margherita. Presto e bene cercherà di fare il segretario toscano Emiliano Fossi, ex sindaco di Campi per nove anni, sconfitto a casa sua dal candidato (Tagliaferri) che ha messo insieme Sinistra, Cinque Stelle e comitati. Uno smacco che alimenta immediatamente le critiche tra i dem: il Comune simbolo del nuovo Pd targato Schlein e Fossi batte al primo turno il centrodestra (diviso) ma viene sconfitto a sinistra, da quelli che dopodomani potrebbero essere gli alleati in altri scenari futuri prossimi. Quasi l’ennesima potenza del tafazzismo dem. "Tagliaferri ha vinto con i voti della destra" dice lo sconfitto del Pd Fabbri: magra consolazione.

Veleni in scena. Nelle ore post voto c’è che tra i dem tira fuori la foto di Fossi che, lanciando la sua campagna elettorale, aveva mostrato il cartello ’Basta perdere’. Chat infuocate. Tra le posizioni ufficiali quella di Dario Parrini, Base riformista: "Il dato dei ballottaggi toscani è pesante per il Pd. Più ancora di quello medio nazionale, anch’esso purtroppo non confortante, ci attendiamo un cambio di marcia immediato e percepibile, che reputiamo essenziale per prepararsi nel migliore dei modi per le Europee e per le amministrative del 2024".

Fossi riconosce la sconfitta in Toscana ma prepara la partenza vera del suo mandato: oggi conferenza stampa con sguardo ai prossimi, delicati, appuntamenti elettorali, alle strategie e alla nuova segreteria. "Non siamo riusciti a invertire le sconfitte degli ultimi anni nelle città che restano alla destra- dice - il Pd è cresciuto quasi ovunque, ma non abbastanza e soprattutto le divisioni del centrosinistra non ci hanno aiutato". E’ tempo "di cambiare il Pd" annuncia, "ce lo hanno chiesto al congresso ed è il dato che viene fuori: una stagione si chiude e se ne apre una nuova". Ai suoi Fossi fa capire che è l’ora di mettersi pancia a terra e che i preliminari politici sono finiti. "Andiamo a riconquistare casa per casa, piazza per piazza chi non ci vota più per un motivo o per un altro" ha ribadito ai fedelissimi poi parliamo di alleanze. Il governatore toscano Giani fa il mediatore: "Non è il tempo delle critiche, stiamo uniti, bando alle polemiche, c’è da dare forza ai nostri temi: sanità, scuola, lavoro e infrastrutture". E fa capire che il suo metodo (giunta dalla Sinistra a Italia Viva) può e deve avere un futuro anche per le prossime Comunali.

Italia Viva incalza: "Il Pd da che parte sta? Che vuol fare?" sottolinea Alice Rossetti. E Nicola Danti rincara: "I candidati Pd perdono ovunque. Noi non abbiamo avuto mai un contatto per condividere una strada comune e il tempo stringe".

Il centrodestra pare abbia imparato la lezione (mai dividersi) dopo qualche brivido a Massa e a Pisa (sindaci uscenti portati al ballottaggio). Ora tutti parlano di coesione. "Siamo pronti per le prossime sfide. Uniti, vinciamo" esulta Marco Stella, coordinatore toscano di Forza Italia. Il sindaco di Montecatini e coordinatore regionale leghista Luca Baroncini sottolinea che "i successi ci fanno ben sperare" e Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale sottolinea che "il centrodestra si candida a governare la Toscana".