La corsa per Palazzo Vecchio. Funaro è la top alle primarie. Fiducia a Nardella e Giani

Sondaggio del Pd nazionale: intervistati gli elettori sulle intenzioni di voto e sulle coalizioni preferite. Il centrodestra è fermo al palo con il nome del direttore degli Uffizi. Resta il nodo Iv: che farà Renzi?

Da sinistra: Eugenio Giani, Dario Nardella, Sara Funaro e Cecilia Del Re
Da sinistra: Eugenio Giani, Dario Nardella, Sara Funaro e Cecilia Del Re

Firenze, 11 novembre 2023 – A sette mesi dalla corsa per Palazzo Vecchio che porteranno alla scelta del nuovo sindaco di Firenze, nomi ufficiali ancora non ce ne sono. Ma un sondaggio commissionato dal Pd a livello nazionale conferma l’ipotesi Sara Funaro come candidata top, la prescelta in caso di primarie: puntano sull’attuale assessore di Palazzo Vecchio il 74% degli elettori, mentre Cecilia Del Re, ex assessore all’Urbanistica e all’Ambiente – defenestrata a marzo scorso dopo lo scontro con il sindaco Dario Nardella – si ferma solo al 26% delle preferenze. Ma nel duello tutto in rosa, un altro dato interessante è che la metà degli intervistati (48%) “non sa” chi scegliere.

Al tempo stesso emerge un’altra questione: il partito di Elly Schlein, chiedendo le intenzioni di voto ai suoi elettori, non considera i nomi mormorati in questi ultimi mesi come quelli dell’assessora regionale Monia Monni, di Simona Bonafè, ex segretaria Pd toscana, ora vicecapogruppo alla Camera, del governatore Giani.

Molto bene la fiducia nei confronti dei personaggi istituzionali del Pd. Dario Nardella, sindaco di Firenze e in procinto molto probabilmente di scendere in campo per la corsa delle elezioni Europee ottiene risultati gratificanti: l’11% ha molta fiducia in lui, il 47% abbastanza. Positivamente rilevante anche il gradimento per il governatore Eugenio Giani. Alla domanda "quanta fiducia ha nel presidente della Regione Toscana" il 51% degli intervistati risponde "abbastanza" e il 10% "molta". Per l’elettorato fiorentino dem il nuovo sindaco deve arrivare dal centrosinistra (54,4%) senza il partito renziano mentre il 7,7% voterebbe un candidato di Italia Viva. E così dal sondaggio emerge una sorta di prova di forza nei confronti dell’attuale alleato, una sfida nei confronti di Renzi: della serie "possiamo farcela da soli". Anche se poi, le parole dell’ex premier lasciano intendere che ancora l’accordo non è andato perso, altrimenti la corsa in solitaria sarà targata Stefania Saccardi. Ci sono margini di trattativa ma – giura il rottamatore – non su un candidato targato Nardella.

"Il Pd deve decidere cosa fare da grande e se vuole parlare di cose concrete noi ci siamo" l’affondo del leader di Italia Viva che provocatoriamente chiede la candidatura di Tomaso Montanari "così si capisce da che parte sta il Pd". Al momento appare difficile il matrimonio tra dem e grillini sul rettore senese.

In alto mare anche il centrodestra che resta fermo all’ipotesi Eike Schmidt. Ma il borsino dell’attuale direttore degli Uffizi scende di giorno in giorno. Il ‘papa straniero’ non trova il totale gradimento nella coalizione tanto che Marco Stella, coordinatore regionale di Forza Italia, avanza l’ipotesi primarie. E punta a una candidata civica.